Toscana in prima linea contro la morte cardiaca improvvisa: approvata legge innovativa per salvare i giovani
L’iniziativa, presentata dal consigliere democratico Enrico Sostegni, presidente della commissione, rappresenta una risposta concreta a un fenomeno raro ma devastante che colpisce prevalentemente giovani apparentemente sani, spesso durante l’attività sportiva.
La normativa nasce dall’esperienza consolidata della Fondazione Monasterio e della Scuola Superiore Sant’Anna, che hanno sviluppato progetti pilota sul territorio toscano, insieme al progetto “Torsade”. “Vogliamo dedicare questo lavoro ai giovani atleti che hanno perso la vita improvvisamente, come i calciatori Davide Astori e Mattia Giani“, ha dichiarato Sostegni, sottolineando la dimensione umana e sociale dell’iniziativa legislativa che approderà in aula per l’approvazione definitiva a fine agosto.
Screening nelle scuole e registro regionale: gli strumenti della prevenzione
Il cuore pulsante della legge prevede l’attivazione di programmi di screening cardiologico nelle scuole superiori, attraverso la somministrazione di questionari mirati e l’esecuzione di elettrocardiogrammi digitali. Gli studenti identificati come soggetti a rischio verranno indirizzati verso esami clinici di secondo e terzo livello, garantendo un percorso diagnostico completo e tempestivo.
Parallelamente, sarà istituito un Registro regionale della MCI, strumento fondamentale per raccogliere dati epidemiologici, individuare i fattori di rischio e orientare le future politiche sanitarie. L’iniziativa si basa sul Progetto JUST, sviluppato a Pisa grazie al contributo dell’Università di Pisa, successivamente esteso con i programmi JUST-REMOTE e JUST-COAST in Garfagnana e all’Elba. La normativa prevede inoltre corsi di rianimazione cardiopolmonare (BLS-D) per studenti e personale scolastico, con rilascio di certificazioni regionali che formeranno “una nuova generazione consapevole e pronta a intervenire”.
Defibrillatori e monitoraggio: verso un modello integrato di salute pubblica
La legge dedica particolare attenzione alla diffusione dei defibrillatori automatici esterni (DAE), prevedendo la mappatura territoriale, l’installazione obbligatoria in luoghi strategici e protocolli rigorosi di manutenzione. “Secondo le stime, la diffusione dei defibrillatori e la formazione adeguata possono prevenire fino a un quarto delle morti cardiache giovanili“, ha evidenziato Sostegni, citando dati scientifici che confermano l’efficacia dell’approccio preventivo.
La governance del sistema sarà affidata a una Commissione tecnica regionale incaricata del monitoraggio e della valutazione delle politiche attuate, con l’obbligo di presentare una relazione annuale al Consiglio regionale. “La Toscana si dota di un modello avanzato e integrato di prevenzione, che potrà salvare vite umane e rafforzare la cultura della salute pubblica“, ha concluso il presidente della commissione Sanità, ringraziando esperti, ricercatori e professionisti che hanno contribuito alla costruzione di questo percorso normativo all’avanguardia nel panorama nazionale.
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