Torturò migranti e uccise un bimbo che voleva stuprare: arrestato 29enne somalo sbarcato in Italia
Arrestato in Germania, a Zweibruecken, un 29enne somalo accusato di avere sequestrato e torturato migranti ma anche di aver ucciso un bambino, suo connazionale, con una coltellata alla gola. L’operazione è stata eseguita congiuntamente dalla polizia tedesca e dagli investigatori dello Sco, dello Scico e della squadra mobile di Palermo su delega della Dda della Procura del capoluogo siciliano a fronte di un mandato di cattura internazionale. Stando a quanto emerge dalle indagini, la piccola vittima si sarebbe ribellata a un tentativo di violenza sessuale che il somalo avrebbe voluto perpetuare per poi filmare il tutto in modo da avere a sua disposizione il materiale per ricattare la famiglia del bambino e ottenere i soldi per la sua liberazione.
L’indagine è partita dalla denuncia di un uomo somalo sbarcato a Lampedusa nel 2023, il quale nella sua denuncia alle autorità italiane ha puntato il dito contro un suo connazionale, sbarcato nella stessa località siciliana. Stando al migrante, l’uomo da lui accusato sarebbe stato coinvolto nelle torture nella località libica di Bani Walid. Sempre secondo il denunciante, il 29enne in Libia avrebbe avuto il compito di mantenere l’ordine a ogni costo su indicazione dei trafficanti libici, anche tramite percosse e torture, perpetrate a volte per ottenere dalle famiglie i soldi necessari per la liberazione e, quindi, il successivo tentativo di raggiungere l’Italia.
La denuncia del migrante è stata presa in carico ed è stata approfondita dagli investigatori, che hanno sentito anche altri soggetti arrivati quello stesso giorno con il barcone, che hanno confermato la sua versione.
Gli investigatori hanno poi studiato le connessioni web dell’indagato attraverso la localizzazione dell’indirizzo Ip collegato al profilo Facebook a lui intestato, effettivamente riconducibile a Bani Walid. Con quello stesso Ip l’uomo si è poi connesso dall’Italia e dalla Germania, dove poi la polizia è andato a prenderlo per arrestarlo in collaborazione con la polizia tedesca.
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