Sardegna

Tornano i saldi estivi: il 5 luglio il via anche in provincia di Oristano. I consigli per gli acquisti

Oristano 

Confcommercio e Feder Moda Italia: “Boccata d’ossigeno per i negozi”

L’estate non è solo sinonimo di giornate al mare, ma di cacce agli affari: il 5 luglio in Sardegna si dà il via ai saldi, con sconti e offerte che proseguiranno per 60 giorni.

Come in altre regioni, anche sull’Isola vigerà il divieto per gli esercizi commerciali di proporre vendite promozionali nei 40 giorni precedenti alla data di avvio ufficiale.

Tuttavia, i negozi si preparano all’occasione per dare una nuova spinta al commercio. “Non è ancora disponibile una stima dei possibili indotti dai saldi estivi”, ha commentato la direttrice di Confcommercio Oristano, Sara Pintus. “Possiamo però sperare che i saldi estivi possano dare una boccata d’ossigeno agli esercizi commerciali fisici: anche solo guardando al settore dell’abbigliamento e le calzature, Massimo Torti, direttore di Feder Moda Italia, riferisce di un -1% delle vendite nel maggio 2025, rispetto all’anno precedente. Nonostante il dato appaia, ovviamente negativo, dobbiamo considerare che tra il gennaio e l’aprile di quest’anno si sono toccati anche cali più marcati, che hanno toccato il -2,8%”.

“Soprattutto in questo settore, pesa il commercio online: basti pensare che Feder Moda Italia ha stimato l’arrivo in Europa di 6 miliardi di spedizioni dal Sud Est Asiatico. Si aggiunge anche il un altro problema legato agli store online dei marchi, dove spesso si trovano dei costi inferiori ai negozi fisici”, ha aggiunto Pintus. “Possiamo dunque dire che nei magazzini abbonda la merce invenduta, perciò in occasione dei saldi i clienti possono aspettarsi dei prezzi appetibili”.

In vista del via agli sconti estivi, sono proprio Confcommercio e Feder Moda Italia ricordare una serie di regole e preziosi consigli, che possono guidare esercenti e clienti in acquisti nel pieno della trasparenza e della sicurezza.

Si parte dalla possibilità di cambiare i capi o gli articoli. Questa è lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme, come prescritto dal decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206 del Codice del Consumo: in questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare le eventuali problematiche entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

Anche per la prova dei capi, non c’è obbligo da parte del negoziante di offrire la possibilità ai clienti. I capi in saldo devono, tuttavia, avere carattere stagionale e devono essere deprezzati se non venduti entro un certo periodo di tempo.

Il commerciante ha l’obbligo di accettare i pagamenti con carta di credito e di indicare il normale presso di vendita – tenendo conto che, in base al decreto legislativo 26/2023, va indicato il prezzo più basso applicato nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi – lo sconto e il prezzo finale.

L’ultimo consiglio di Confcommercio è quello di preferire i negozi fisici. “Al 31 marzo, nell’Oristanese si è calcolato un – 77  di negozi, il dato peggiore dell’Isola”, ha concluso la direttrice Pintus. “È importante che i clienti ricordino che i negozi portano ricchezza alle città: senza esercizi commerciali i centri abitati ne risentono. Inoltre, dietro ogni serranda chiusa c’è una famiglia che ha perso il proprio mezzo di sostentamento”.

Domenica, 22 giugno 2025

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