Torino, a fuoco la giostra dei bimbi nel parco Di Vittorio. Il titolare: “Era metà della mia vita”
È stata distrutta del tutto la grande giostra di parco Di Vittorio, a Torino, in zona Lingotto, conosciuta come la giostra di Siriana. Stava lì da 21 anni circa. In passato era stata oggetto di altri atti vandalici, ma nella notte tra venerdì e sabato qualcuno ha dato fuoco alla struttura di proprietà della famiglia Toscano, giostrai da generazioni, sin dagli inizi del 1900, decretandone la fine.
Diego Toscano lunedì andrà in Comune e chiederà di poter rimuovere ciò che resta. “Con questa incendio è andata in fumo metà della nostra attività. – racconta a Repubblica – La giostra non era assicurata e con i tempi che corrono non la ricompreremo. Oggi è troppo rischioso un simile acquisto”.
Nel 2006, durante Halloween erano stati spaccati tutti i vetri della struttura con dei sassi. “Mi era costato migliaia di euro rimetterli”, ricorda il titolare. Ignoti poi avevano imbrattato la giostra con la vernice. Ora la sua completa distruzione.
“Io penso possano aver gettato della benzina. – spiega il giostraio – I vigili del fuoco ci hanno detto che in due giorni nella zona sono stati incendiati un cassonetto, un’auto e la serranda di un ferramenta”.
La famiglia Toscano ora continuerà a lavorare portando in giro l’altra giostra di proprietà nei comuni piemontesi. “Questa – commenta – me l’aveva lasciata mio padre e io la lascerò a mio figlio. Ma la giostra di parco di Vittorio lavorava tutto l’anno e ci aiutava a sbarcare il lunario nei periodi in cui non andavamo in giro”.
Grande sconcerto da parte delle persone del quartiere. Intere generazioni di bambini hanno giocato sulla giostra di Siriana. Sul posto è andato anche il presidente della Circoscrizione 8, Massimiliano Miano che ha lavorato in questi anni per la riqualificazione di parco di Vittorio grazie ai fondi Pnrr. “Il nostro intento era renderlo più inclusivo e sicuro, ma abbiamo bisogno del contributo di tutti – spiega Miano – E la giostra è sempre stata un luogo di aggregazione, dove le mamme portavano i loro piccoli”.
Il presidente ora è deciso a portare la questione al tavolo prefettizio. “Porremo ancor di più attenzione sulla sicurezza. Questi episodi lasciano davvero l’amaro in bocca”.
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