Tor Bella Monaca, appartamento in disuso trasformato in un bunker con armi e droga
Dietro una porta scrostata, al quinto piano di una palazzina qualunque in via dell’Archeologia, c’era molto più che polvere e silenzio. Tra crepe nei muri, nidi di rondini e odore di muffa, un 25enne romano aveva trasformato un appartamento disabitato in un vero e proprio covo del crimine.
Un laboratorio della droga da una parte, un arsenale dall’altra. E tutto questo nel cuore pulsante di Tor Bella Monaca, dove ogni angolo può nascondere un’altra storia di illegalità.
Il ragazzo, già noto alle forze dell’ordine, era da tempo nel mirino degli uomini della Squadra Mobile – VI Sezione “Contrasto crimine diffuso”, i cosiddetti Falchi.
Lo seguivano da giorni, ne annotavano i movimenti, lo osservavano salire e scendere da quel palazzo come un fantasma: entrava, spariva per qualche minuto, poi riemergeva con l’aria indifferente di chi sta solo passeggiando.
Ma non era una semplice passeggiata. Era la routine di un pusher esperto, che curava consegne a mano e che custodiva il proprio tesoro criminale a pochi piani sopra la piazza dello spaccio.
Il blitz è scattato nella serata di venerdì. Gli agenti lo hanno atteso sull’uscio, mentre usciva dall’appartamento con addosso 600 grammi di cocaina già confezionata e 300 euro in contanti. Ma la vera scoperta è avvenuta una volta dentro.
In quella casa lasciata al degrado, i Falchi hanno trovato un laboratorio da campo per la preparazione e il confezionamento delle dosi: bilancini, macchinari per il sottovuoto, strumenti per tagliare e dosare.
In un’altra stanza, trasformata in bunker, l’inquietante arsenale: una revolver calibro .357 magnum, due pistole semiautomatiche Beretta calibro 6.35, una Glock 17, due fucili automatici completi di cannocchiale. Tutte cariche. Tutte pronte.
Alcune armi sono risultate rubate, altre – come le Beretta – non censite in alcuna banca dati, da considerarsi quindi clandestine. Le indagini ora proseguono per ricostruire la filiera: dove erano dirette quelle armi? Chi le avrebbe usate? E, soprattutto, quanti altri bunker come questo esistono tra i palazzi della periferia?
Il 25enne è stato arrestato con le accuse di detenzione e spaccio di stupefacenti e detenzione illegale di armi da fuoco. La Procura ha convalidato l’arresto, e la sua storia si è chiusa – almeno per ora – dietro le sbarre.
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