Topi con mini corna di cervo, aprono alla rigenerazione delle ossa
Mini corna di cervo sono state fatte crescere sulla fronte di topi di laboratorio per testare il potenziale rigenerativo di alcune cellule staminali che in futuro potrebbero essere utilizzate in medicina rigenerativa per riparare le ossa e far ricrescere arti amputati. Il risultato è pubblicato sulla rivista Science da un gruppo di ricerca cinese guidato dal Politecnico nordoccidentale della città di Xi’an.
I ricercatori, intenti a studiare i meccanismi rigenerativi dei mammiferi, si sono focalizzati sui cervi che ogni anno sono in grado di far ricrescere le loro corna, fatte di tessuti viventi con vasi sanguigni e nervi avviluppati attorno a una struttura ossea a crescita rapida. L’elemento chiave per la loro ricrescita è una piccola massa di cellule con un alto potenziale rigenerativo che ricorda quella (denominata ‘blastema’) che negli anfibi permette la ricrescita degli arti amputati. Sempre nella classe dei mammiferi c’è anche un altro animale che mantiene una discreta capacità rigenerativa: è il topo, capace di far ricrescere le dita delle zampe anteriori grazie a cellule progenitrici simili a quelle delle corna dei cervi. “Questo suggerisce l’esistenza di meccanismi molecolari e cellulari relativamente conservati negli unici due casi di rigenerazione di appendici nei mammiferi”, scrivono gli autori dello studio.
Questi meccanismi sono stati in parte ricostruiti analizzando i geni accesi in quasi 75.000 cellule di cervo rappresentative di diverse fasi di crescita delle corna. Per verificare le potenzialità di queste cellule progenitrici del cervo, i ricercatori le hanno trasferite sul cranio di topi senza pelo, ottenendo nel giro di 45 giorni la crescita di piccole protuberanze cartilaginee: dalle analisi è emerso che queste mini corna sono prodotte interamente dalle cellule staminali di cervo trapiantate, a riprova del fatto che i ricercatori hanno isolato proprio le cellule fondamentali per la rigenerazione.
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