Marche

Tolentino, il «vaffa» di Angelelli in consiglio comunale. «Chiedo scusa ma non era rivolto a Luconi»


TOLENTINO Tensione in consiglio comunale all’inizio della discussione dell’ultimo punto all’ordine del giorno: la mozione presentata dalla consigliera Silvia Luconi di FdI (con i colleghi di partito Francesco Colosi e Silvia Tatò, e Monia Prioretti di Tolentino nel cuore) per l’eliminazione dell’obbligo di acquistare una tessera, al costo di 8 euro, per l’entrata in auto al cimitero da parte delle persone fragili. Mozione che era stata presentata prima del dietrofront del sindaco Mauro Sclavi, che nel frattempo aveva anche disposto il rimborso per i 70 cittadini che avevano già pagato la tessera. 

 

La ricostruzione

Nel Consiglio di giovedì scorso, appena ha preso la parola l’ex assessore Luconi dall’aula è partito un «ma vaffa….» da parte del consigliere di maggioranza Mirko Angelelli (Tolentino popolare), accompagnato da un gesto esplicito con la mano. «Adesso potrei tranquillamente alzarmi e uscire dall’aula, ma rimango per il profondo rispetto che ho dei cittadini – ha detto Luconi rivolgendosi allo stesso Angelelli -. Questa è una istituzione, lei non merita di sedere su quella sedia».

 

La posizione

Ieri pomeriggio, con una nota, Angelelli ha voluto dare la sua versione dei fatti. «Chiedo scusa per la brutta parola pronunciata in Consiglio – afferma -. Non era un’offesa rivolta alla consigliera Luconi, ma la reazione a una comunicazione che ho ricevuto sul mio cellulare. Come si può vedere anche dalle riprese della seduta, ero chino sul telefono perché avevo appena ricevuto una comunicazione e, d’istinto, ho esclamato quel termine. Per questo chiedo scusa, ma non accetto di essere additato come un “ragazzo maleducato” come detto dalla consigliera Luconi. Sono un uomo, ho famiglia, e credo che quanto detto dall’esponente del centrodestra sia un pensiero che appartiene solo a lei. Se siedo in assise è perché mi è stato permesso dalle tante persone che mi stimano e che apprezzano il mio impegno. Ripeto, rinnovo le mie scuse per l’esclamazione, ma basta con le strumentalizzazioni». Tornando alla riunione dell’assise, Luconi ha illustrato la mozione, chiedendo al sindaco di ripristinare la semplice lettura della targa per l’accesso al cimitero in auto dei soggetti autorizzati. Sclavi ha risposto con un tono seccato: «Ringrazio la Luconi che dal punto di visto scenografico è veramente efficace, parla davanti alla telecamera come in uno spettacolo. Il cimitero non è stato e non sarà a pagamento. È stato fatto un errore di comunicazione ed essendo il sindaco mi assumo la responsabilità anche di questioni che non mi appartengono personalmente. Appena ce ne siamo accorti ci siamo fermati. La precedente amministrazione comunale aveva usato la telecamera Ocr da 12mila euro non per la sicurezza cittadina ma nel cimitero. Noi questi dispositivi li abbiamo spostati e usati sul territorio per controllare i veicoli segnalati da prefettura e questura». Resta invece la modalità di accesso al cimitero con impronta digitale.

 

Gli obiettivi

«Per quanto riguarda la variante del cimitero, che stiamo portando avanti, nella parte sopra le nuove cappelline è previsto un parcheggio per andare incontro a chi ha difficoltà motorie – conclude Sclavi -. Tra marzo e maggio abbiamo regolamentato l’accesso all’interno del cimitero e la viabilità con una nuova segnaletica e strisce a terra». La mozione è stata respinta (5 voti favorevoli contro gli 11 della maggioranza). In Consiglio ha debutto Cinzia Pucciarelli del Gruppo misto, che ha preso il posto del dimissionario Massimo D’Este di Civico 22.




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