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Tim Burton: «Lavorerei volentieri di nuovo con Johnny Depp»

«Lavorerei volentieri di nuovo con Johnny Depp»: una delle notizie più attese dal pubblico arriva direttamente da Tim Burton, che al Giffoni Film Festival ha ripercorso le tappe fondamentali della sua carriera in occasione della presentazione della seconda stagione di Mercoledì, dal 6 agosto su Netflix.

Tim Burton «Lavorerei volentieri di nuovo con Johnny Depp»

Antonio De Marco

Accompagnato dalla compagna Monica Bellucci, si è lasciato andare al viale dei ricordi: «Ho scelto Johnny per Edward mani di forbice perché ha le qualità da attore di film muto, era perfetto per il personaggio, grazie alla sua grande sensibilità. Tutti pensavano a lui come una star per teenager ma invece aveva un’anima emotiva e quasi danneggiata».

A dispetto di quanto si possa pensare, il suo lavoro preferito resta «Vincent, il mio primo cortometraggio. Ma sia messo agli atti che i miei film non li riguardo né li giudico, amo solo farli. E non sono mai stato uno che a un certo punto della vita ha detto o pensato: “Voglio fare il regista”. È semplicemente accaduto quando ho smesso di ascoltare la voce degli altri, che mi causava solo un grande senso di frustrazione, e mi sono concentrato su quello che mi piaceva fare, nello specifico disegnare personaggi e dar loro vita. Anche oggi non so bene cosa faccio, ma seguo l’istinto e ci metto cuore e anima. Ricordo ancora come mi è venuta l’ispirazione per Nightmare before Christmas: disegnavo in modo ricorrente uno scheletro senza dargli un nome e una collocazione, finché non ho capito di avere una storia che lo riguardasse».

Impossibile, però, scegliere un solo personaggio della sua lunga e laboriosa carriera: «Forse quello che mi somiglia di più – parole sue – è Edward: mi sentivo come lui da adolescente. Tutti i miei protagonisti però hanno un posto speciale dentro di me perché mi sono messo nei panni di ciascuno di loro».

Capisce bene i fan perché lo è lui stesso, infatti uno dei momenti più elettrizzanti della sua vita è stato «l’incontro con Christopher Lee: posso dire di aver trascorso due ore in compagnia di Dracula, è stato emozionante e meraviglioso».


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