«Ti impicco coi capelli tuoi»: ‘U Tarantinu’ e compagna in carcere per l’indole criminale
di Marta Rosati
Sono fissati per le giornate di giovedì e venerdì gli interrogatori di garanzia a carico dei 21 soggetti sottoposti a misura cautelare nell’ambito della maxi operazione antidroga denominata Amazzone, svolta sul territorio del Comune di Terni, dove un ampio giro di spaccio è stato arginato a seguito di una lunga attività attività di indagine.
Droga a Terni Tra i principali protagonisti del traffico illecito di sostanze stupefacenti, come emerso dalla conferenza stampa di martedì pomeriggio in Questura, un soggetto noto alle forze dell’ordine, dai tempi dell’operazione ‘Montana’, e la sua compagna, entrambi sottoposti in questa fase alla custodia in carcere, «per elevata e strutturara indole delinquenziale», come indicato nella ordinanza di circa mille pagine, in cui sono tracciati i profili dei 31 indagati.
‘U Tarantinu Sull’attività della coppia numerose sono le intercettazioni telefoniche e ambientali che attestano metodi intimidatori e violenti verso i creditori. Nella lista c’è un certo L.E. soprannomintao ‘lo scarparo’ che doveva ai due 12 mila euro, e tra le righe si legge anche l’ideazione di un finto incidente stradale per recuperare soldi tramite assicurazione, nonché di un debito di 60 mila euro del Tarantinu, nei confronti di un certo ‘Dito tajato’, mai saldato in virtù di un silenzio che il primo avrebbe pagato col carcere per coprire il secondo.
Operazione Amazzone Secondo quanto accertato dagli inquirenti, tanto ‘U Tarantinu quanto la compagna detengono armi. Lei, la sua pistola a tamburo, acquistata da una conoscente per 500 euro, la chiamava ‘bomboniera’. Era la donna, parrucchiera titolare di un negozio, a gestire la riscossione dei ‘cosi’ (soldi) mentre lui era dietro le sbarre. Entrambi verso i creditori pronunciano intimidazioni e minacce. Lui racconta alla compagna di aver detto a una donna ‘Ti ammazzo come un cane, ti impicco coi capelli tuoi, ti sfondo di botte’. In un’altra conversazione dice: ‘Ammazzo qualche sbirro di m..’. Lei, quando un uomo si presenta a casa di una sua amica e dice qualcosa alla figlia minore, in una nota vocale pronuncia: «Bas…, figlio di p., devi morire. Ti scanno come un porco, ti conviene ucciderti da solo. Sei morto».
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