Cultura

The Weekender: ascolta gli album di Karate, Japandroids, Porridge Radio (e molti altri…) usciti oggi

Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto

KARATE – “Make It Fit”
[Numero Group]alternative-rock, jazz, punk

Nel 2022, i Karate, storica band alternative rock americana che mescolava jazz, punk, post-rock e emo, scioltasi nel 2005, annunciava la reunion per una serie di date negli States e successivamente per alcuni concerti anche nel nostro paese. Oggi, a distanza di 20 anni dall’utlimo lavoro in studio “Pockets” (2004), il trio formato da Geoff Farina, Eamonn Vitt e Gavin McCarthy, nato a Boston nel 1993, sforna il nuovo “Make It Fit”. “Make It Fit” è stato registrato con il collaboratore di lunga data Andy Hong a Nashville lo scorso gennaio.

JAPANDROIDS – “Fate & Alcohol”
[Anti-]alternative rock, punk

Dopo oltre sette anni e mezzo dal precedente, “Near To The Wild Heart Of Fire”, i Japandroids tornano con il loro quarto e purtroppo ultimo LP, “Faith & Alcohol“. Allo stesso tempo un ritorno alla forma e un entusiasmante passo avanti, questo album è un monumento alla chimica che hanno affinato in quasi due decenni fianco a fianco. È il loro lavoro migliore fino ad oggi, il suono di una band che si congeda all’apice delle proprie forze.

PORRIDGE RADIO – “Clouds in the Sky They Will Always Be There for Me”
[Secretly Canadian]alternative rock

Il nuovo disco del quartetto post-punk arriva a due anni dall’uscita di “Waterslide, Diving Board, Ladder To The Sky” del 2022 e a quattro dal loro secondo lavoro “Every Bad“, candidato al Mercury Prize. La cantante Dana Margolin dichiara:

“Clouds in the Sky They Will Always Be There for Me” da un frenetico e disperato tipo di amore. Parla di perdere completamente il senso di sé in una relazione e del profondo residuo di insicurezza e dolore che persiste e offusca una nuova relazione. Il disco ha catturato qualcosa della nostra amicizia come band e del modo in cui abbiamo imparato a suonare insieme. Mi ha insegnato molto. Seguire l’istinto all’ennesima potenza, fidarsi degli amici e della loro lealtà, fidarsi di se stessi per poter litigare con le persone in modo corretto e tornare comunque insieme. Il modo in cui voglio vivere è il modo in cui voglio fare dischi, perché fare dischi è la mia vita, perché il mio lavoro è il mio divertimento, il mio lavoro è la mia vita. Tutto si lega a questa cosa, e ci sono modi per farlo che potrebbero non uccidermi”.

BON IVER – “SABLE” EP
[Jagjaguwar]folk, songwriting

Il nuovo EP “SABLE”, prima raccolta di inediti del progetto in cinque anni, è uno spazio per Vernon per disfare l’oscurità, la pressione e l’ansia che hanno rappresentato uno dei periodi più difficili della sua vita. Ora so che non posso far del bene, come vorrei poterlo fare, canta nella riga di apertura di “S P E Y S I D E”, una scusa ad alcune persone care che ha ferito, scritta durante un momento di lucidità nel 2021. Ho avuto la meglio su di me, ammetterà più tardi. Ho avuto davvero una follia così violenta. Il trittico di canzoni di “SABLE”, scritto nel periodo 2020-2023, è stato registrato alla April Base nel Wisconsin, ma concepito in luoghi come Key West e le isole di Minneapolis. Prodotto da Justin Vernon e Jim-E Stack – con la viola di Rob Moose in “S P E Y S I D E” e il contributo di altri stretti collaboratori in tutto il brano – ciascuno degli arrangiamenti dell’EP è incentrato su voce e chitarra. Il brano è stato chiamato così per la sua oscurità, i testi di “SABLE” sono proiezioni dirette dei sensi di colpa, angoscia e tumulto, ma anche di affari incompiuti.

CHRISTOPHER OWENS – “I Wanna Run Barefoot Through Your Hair”
[True Panthers Records]songwriting, pop-rock

l’ex frontman dei Girls svela oggi il suo quarto LP solista a distanza di nove anni dal precedente, “Chrissybaby Forever”. Il disco è stato prodotto dallo stesso musicista nativo di Miami insieme a Doug Boehm, già suo collaboratore ai tempi dei Girls. Parlando dei temi del suo nuovo album Christopher dice:

Nella seconda metà della Bibbia, Gesù chiede: “Che gioverà a un uomo se guadagnerà il mondo intero e perderà la propria anima?”. Ultimamente ho trovato interessante chiederlo in modo diverso. Che cosa gioverà a un uomo se perderà il mondo intero e riacquisterà la propria anima?”. E credo che la risposta debba essere qualcosa come: “Il Regno dei Cieli”.

ANDREW BIRD & MADISON CUNNINGHAM – “Cunningham Bird”
[Loma Vista]songwriting

Andrew Bird e la sua storica collaboratrice Madison Cunningham si uniscono per rifare per intero “Buckingham Nicks” disco, l’unico del duo, che gli ex Fleetwood Mac Lindsey Buckingham e Stevie Nicks pubblicarono nel 1973.

FANTASTIC NEGRITO – “Son Of A Broken Man”
[Storefront Records]songwriting

Il nuovo disco vede Negrito incapsulare gli elementi inimitabili del suo celebre lavoro fino ad oggi, tra riff distorti di chitarra, ballate melodiche ed espressive e colpi di scena che sono diventati il suo marchio di fabbrica. L’album, sicuramente il lavoro più personale ad oggi, esplora la famiglia, l’inganno ed il desiderio umano di nascondere il vero sé, mentre si immerge in uno dei conflitti più antichi della storia umana, la lotta tra padre e figlio. Fin dalla giovane età a Negrito furono raccontate delle falsità da suo padre. Un cognome inventato, origini inventate ed un falso accento somalo.

JERRY CANTRELL – “I Want Blood”
[Double J Music]rock

Jerry Cantrell, figura iconica della musica rock americana anche soprattutto per il suo passato come fondatore, chitarrista e cantante degli Alice In Chains ruolo condiviso fino a fine anni ’90 con il compianto Layne Staley, pubblica oggi il nuovo “I Want Blood” disco che lui stesso definisce così:

Questo disco è un lavoro serio. È un figlio di puttana… è stato difficile, senza dubbio, ed è completamente diverso da “Brighten“. Penso che ci siano dentro alcune delle mie migliori canzoni e interpretazioni.

MC5 – “Heavy Lifting”
[EarMusic]rock

Il primo disco in oltre 50 anni per gli MC5 vede alla chitarra e alla voce Wayne Kramer, membro fondatore della band, che ha anche co-scritto 12 delle 13 canzoni dell’album. Prolifico per cinque decenni, Kramer era l’ultimo membro attivo degli MC5. È scomparso improvvisamente a febbraio, seguito dalla morte del batterista Dennis “Machine Gun” Thompson a maggio. Si tratta dell’ultima registrazione in studio di Thompson.

KELLY LEE OWENS – “Dreamstate”
[DH2]elettronica

“Dreamstate” è il quarto album in studio di Kelly Owens e il primo album ad essere pubblicato da dh2, la nuova imprint di musica elettronica della Dirty Hit di George Daniel dei The 1975. C’è un’incredibile sensazione di libertà e di evasione in “Dreamstate”, così ci dicono le note stampa. È il suono di una persona che si lascia andare e che incoraggia gli altri a fare lo stesso. “Dreamstate” è costruito sulle fondamenta della collaborazione con i produttori Bicep, Tom Rowlands dei Chemical Brothers e George Daniel.

AA.VV. – “American Football (Covers)”
[Polyvinyl]alternative rock

Per celebrare il 25° anniversario del fondamentale album di debutto degli American Football, esco oggi una ristampa (in doppio vinile) di quel disco e l’interessante “American Football (Covers)“. Avvalendosi del talento di un’eclettica schiera di artisti, tra cui Iron & Wine, Ethel Cain, Manchester Orchestra, Blondshell e altri ancora, “Covers” ripercorre gli infiniti modi in cui il materiale di partenza ha attraversato i confini di generazione, genere e geografia, affermando quanto siano ancora importanti queste nove canzoni scritte da tre ragazzi del college.

NAP EYES – “The Neon Gate”
[Paradise of Bachelors]indie-rock

Il sound dei Nap Eyes, ovvero Nigel Chapman, Brad Loughead, Josh Salter e Seamus Dalton, nasce dall’indie-rock americano, ma con punte di Americana e psichedelia, capace di rendere unico e ben riconoscibile lo stile del gruppo. “The Neon Gate” vede la band adottare nuove forme espressive, espandendo il proprio sound. Quelle del nuovo album sono tra le composizioni più empatiche e affascinanti scritte da Nigel Chapman ad oggi.

SKEGSS – “Pacific Music Highway”
[Loma Vista]rock

Il nuovo album degli Skegss, presenta la band australiana come duo composto da Ben Reed (voce, chitarra) e Jonny Lani (batteria), presentando il loro lavoro più magistrale e pienamente realizzato fino ad oggi. Il terzo full-length del gruppo di Byron Bay porta una nuova energia creativa in ogni aspetto del loro rock esplosivo e introspettivo. Incentrato sul lirismo frenetico e giocoso di Reed, “Pacific Highway Music” trova in definitiva gli Skegss che esplorano gli elementi più complicati dell’esperienza umana con sincerità, anima e una gioia di vivere senza riserve.

CALIBRO 35 – “Jazzploitation” EP
[Record Kicks]cinematic, alternative rock, post-rock

Sempre alla ricerca di nuovi orizzonti artistici, pronti a mettersi in discussione e ad avventurarsi in territori inesplorati, con questo nuovo EP i Calibro 35 si avventurano in un’escursione nel mondo del jazz, in particolare nelle sue sfumature psichedeliche, jazz-funk e rare groove.

THE ARMED – “Everlasting Gaze” EP
[Sargent House]hardcore punk

Il collettivo hardcore punk di Detroit sforna un nuovo EP a più di un anno di distanza dal precedente “Perfect Saviors” pubblicato nell’agosto del 2023.

BLACK DOLDRUMS – “In Limerence”
[Fuzz]post-punk

Co-prodotto da Theo Verney (English Teacher, TRAAMS, Egyptian Blue), il post-punk gotico dei Black Doldrums raggiunge, a quanto ci dicono le note stampa, la sua massima purezza e atmosfera in “In Limerence”. Alla ricerca di un suono più pulito e diretto che catturasse comunque l’intensità vorticosa dei loro spettacoli dal vivo, le loro familiari influenze darkwave e shoegaze si contrappongono qui a momenti di “goth-pop” scintillante.

SILVERBACKS – “Easy Being A Winner”
[Central Tones/Cargo]indie-rock

Come per i precedenti lavori i Silverbacks hanno registrato il loro terzo LP con Daniel Fox (Gilla Band) ai Sonic Studios di Stoneybatter, Dublino. A circa sette anni dall’inizio della loro carriera, il sestetto descrive il loro prossimo LP come il loro suono definitivo. Il chitarrista Kilian O’Kelly spiega:

Ora che “Easy Being A Winner” sta per uscire, sento di poter dire con più sicurezza chi siamo. Siamo indie rock. E questo album suona ancora di più come l’indie rock che avevo immaginato per la nostra band tanti anni fa.

AA.VV. – “Even the Forest Hums: Ukrainian Sonic Archives 1971-1996”
[Light in the Attic]folk, world, jazz

La sempre preziosa etichetta Light In The Attic Light presenta la prima raccolta completa di musica ucraina registrata prima e subito dopo il crollo dell’URSS. Dai singoli sottilmente dissidenti dell’era sovietica alle registrazioni fai da te della vivace scena underground di Kiev, la compilation racconta lo sviluppo del ricco panorama musicale ucraino attraverso rare registrazioni folk, rock, jazz ed elettroniche.

COLD CAVE – “Passion Depression”
[Heartworm]darkwave

Nuovo solido lavoro di darkwave e synthpop per l’oscura creatura di Wesley Eisold.

OTTONE PESANTE – “Scrolls Of War”
[Aural Music]metal

Scrolls of War è il nuovo lavoro degli Ottone Pesante, il trio che ha rivoluzionato la concezione degli ottoni nella musica estrema. Nel disco si riformula l’esperienza dell’antico con sonorità violente e maestose: unendo arte e archeologia si costruiscono ponti per una nuova concezione dell’epica.

JEAN DAWSON – “Glimmer Of God”
[P+]alt-rock

L’artista messicano-americano Jean Dawson presenta il suo terzo album in studio, “Glimmer of God”. Espandendo la sua abilità artistica mutevole attraverso una serie di ballate cupe, delicato acoustic-folk, rock intriso di grunge, shoegaze distorto, synth-pop e hip-hop, “Glimmer of God” offre una delle sue narrazioni più intricate e oneste fino ad ora, continuando a costruire un mondo profondamente emotivo e tematico con la sua arte. Dal punto di vista sonoro, l’album trae ispirazione dal ricco mondo musicale di cui si è nutrita la madre di Jean quando era un bambino cresciuto tra gli Stati Uniti e il Messico.

MACHINE GIRL – “MG Utra”
[Future Classic]elettronica

Matt Stephenson e Sean Kelly hanno un suono cangiante e mutevole. Breakbeat, Hardcore, Jungle ed Elettronica. Nessuna di queste categorie riesce a contenere il colpo di frusta che si prova ascoltando le loro canzoni.

THE BLESSED MADONNA – “Godspeed”
[Warner Music]elettronica-pop

L’album promette di essere un viaggio personale attraverso gioie e perdite, con una lineup di collaboratori diversificata e una produzione che riflette l’evoluzione artistica di The Blessed Madonna.

PHANTOGRAM – “Memory Of A Day”
[Neon Gold]elettronica/alt-rock

L’album crea un paesaggi sonori ricchi di atmosfa, incredibilmente cinematografici e coinvolgenti: un lavoro visivamente molto evocativo.

OLIVER COATES – “Throb, shiver, arrow of time”
[RVNG]ambient

“Throb, shiver, arrow of time” di Oliver Coates è un portale nel chiaroscuro, acceso dalle braci dei ricordi imperfetti. Le dieci composizioni trovano melodie senza peso mentre Coates si spinge oltre per far collassare il digitale nell’analogico e viceversa, in modo che la musica agisca come il tempo atmosferico, che investe l’ascoltatore o come fiamme che lambiscono i lati degli oggetti.

CONFIDENCE MAN – “3AM (LA LA LA)”
[Polydor]elettronica

Un disco in cui si ritrovano i suoni rave britannici degli anni ’90. Ispirati da un recente trasferimento a Londra, dall’incontro con i loro idoli KLF e dall’immersione nella scena dei club queer, i Confidence Man hanno preso le idee di edonismo, estasi e perdita nella musica e le hanno distillate in pura euforia a-grade. Il disco abbraccia lo spettro dell’elettronica, dal breakbeat alla trance, dalla techno in stile Underworld all’energia punk “let’s ‘ave it” di artisti storici come i Prodigy.

HIGH VIS – “Guided Tou”
[Dais Records]post-punk

Dalla loro prima formazione nel 2016, i londinesi High Vis hanno costantemente perfezionato la loro tavolozza di hardcore progressivo con sfumature di post-punk, brit pop, neo-psichedelia e persino groove di Madchester, tracciando una via di mezzo tra furia, melodie e mosh pits. Il cantante Graham Sayle descrive il loro terzo album “Guided Tour” come un asse di forze contrastanti.

PHOEBE RINGS – “Phoebe Rings”
[Carpak]dream-pop

Phoebe Rings è una band dream-pop che offre una miscela unica di struggimento introspettivo e di groove ballabili. Il loro EP di debutto autointitolato è una testimonianza dello stile musicale distintivo della pianista e autrice Crystal Choi, formatasi alla scuola di jazz di Auckland. Attraverso sei brani, l’EP è una lettera d’amore ad alcune delle influenze della band: i film dello Studio Ghibli, le colonne sonore di Zelda e Stardew, la bossa nova, gli Stereolab e le ballate coreane degli anni ’90.

COSMOPAARK – “Backyard”
[autoproduzione]dream-pop

Shoegaze francese d’alta scuola, variegato e ricco di novità sonore per uscire dai soliti schemi, che oltre alle chitarre aggiunge anche un filo di elettronica e paesaggi cangianti.

OYAMA – “Everyone Left”
[autoproduzione]alt-rock

Arriva dall’Islanda questa band di alt-rock che va tenuta sotto’occhio, liquidi e carezzevoli sanno però farsi anche più cupi e riflessivi. scivolando in territori che guardano allo shoegaze più evocativo e suggestivo.

JIM NOTHING – “Grey Eyes, Grey Lynn”
[Meritorio]indie-rock

“Grey Eyes, Grey Lynn” è un disco che potrebbe provenire solo dal centro di Auckland ed è una finestra aperta sul mondo di Jim Nothing. Creato durante un periodo di isolamento, Jim riflette sull’ambiente circostante, trovando la bellezza nell’ordinario e notando le eccentricità della vita quotidiana. Il songwriting di Jim Nothing è maturato, mostrando una narrazione raffinata che attinge dall’esperienza vissuta. Temi e scene di pub locali, strade aperte, estati psichedeliche e profonda malinconia. Questa è la vita agli antipodi ai confini del mondo. Scritto durante le passeggiate nel quartiere con un taccuino e una penna. Indie-rock che sa conquistare, con melodie sempre vincenti e paesaggi sonori molto variegati.

HUMDRUM – “Every Heaven”
[Slumberland]indie-rock

Quando il mondo – e la sua precedente band, gli Star Tropics – è crollato nei primi giorni della pandemia, Loren Vanderbilt di Chicago ha iniziato a ricostruirsi attraverso le canzoni. Sognando a occhi aperti al ritmo dei R.E.M., dei Felt, dei The Railway Children, dei New Order e di classici degli anni ’90 come Ride, Pale Saints e Slowdive, è tornato indietro nel tempo attraverso i dischi come mezzo di fuga. Per staccarsi dal presente e abbracciare la nostalgia delle epoche musicali passate, Loren ha formato gli Humdrum, una band costruita attorno ai suoi elementi preferiti di dream-pop, indiepop, shoegaze e new wave. Nel suo album di debutto, “Every Heaven”, Loren si afferma come cantautore di talento e maestro della melodia.

SHOWER CURTAIN – “words from a wishing well”
[Fire Talk]indie-rock

Un disco che tratteggia le esperienze della prima età adulta in vorticosi strati di chitarre. I brani sono stati scritti da Victoria Winter (chitarra/voce) durante i suoi primi anni a New York City e si collocano all’interno di una conversazione tra sè e l’ambiente che la circonda. Incanalando la distorsione dello shoegaze e del grunge degli anni Novanta, words from a wishing well consacra gli Shower Curtain come una realtà da tenere d’occhio.


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