The Weekender: ascolta gli album di Florence + The Machine, The Charlatans, Caparezza (e molti altri…) usciti oggi

Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi…buon ascolto.
FLORENCE AND THE MACHINE – “Everybody Scream”
[Polydor]indie-alt-pop
Florence + The Machine pubblica il suo attesissimo sesto album in studio “Everybody Scream”. La band capitanata dalla frontwoman Florence Welsh è diventata parte integrante della scena musicale mondiale! Con sette nomination ai Grammy, diversi dischi di platino e d’oro, cinque piazzamenti nella top 10 delle classifiche tedesche e oltre 1,5 milioni di dischi venduti in Germania, Florence + The Machine è una delle band più influenti degli ultimi decenni. Il gruppo è diventato famoso per la potente voce di Florence Welsh e per il suo sound teatrale e spesso mistico, che combina delicatamente elementi di art pop, indie rock e baroque pop. Nella loro musica, Florence + The Machine esplora temi come l’amore, la morte e il dolore e trae ispirazione dall’arte e dalla letteratura del Rinascimento.
THE CHARLATANS – “We Are Love”
[BMG]indie-rock
I Charlatans tornano con il loro attesissimo nuovo album, “We Are Love”. Primo album in studio dal 2017, questa raccolta di undici brani segna un importante ritorno per la band. “We Are Love” vede i Charlatans spingersi oltre i propri confini sonori, con entusiasmanti collaborazioni con l’acclamato Dev Hynes e il rinomato produttore Steven Street, promettendo un sound fresco ma inconfondibilmente Charlatans.
CAPAREZZA – “Orbit Orbit”
[Universal]indie-pop-rock-rap
Il nuovo progetto discografico ed editoriale unisce ed esalta le due anime di Caparezza, quella di musicista e quella di grande appassionato e sceneggiatore di fumetti. “Sono un appassionato lettore di fumetti e, creandone uno, ho realizzato un sogno che avevo nel cassetto fin da bambino. Non potevo immaginare, però, che l’entusiasmo per questo nuovo percorso mi avrebbe motivato a concepire un intero nuovo album in studio, il nono“.
SNOCAPS – “Snocaps”
[Anti-]alt-rock
Katie e Allison Crutchfield sono in pista con una nuova creatura musicale. Il progetto coinvolge MJ Lenderman, che ha suonato nell’ultimo album dei Waxahatchee, e Brad Cook, il principale produttore dei Waxahatchee negli ultimi tempi. ANTI- Records, l’etichetta discografica per cui Allison Crutchfield lavora come A&R e che pubblica i dischi dei Waxahatchee e di Lenderman è coinvolta. Una super sorpresa questo disco che, senza tanti annunci, esce oggi.
OPTIC SINK – “Lucky Number”
[Feel It Records]post-punk
“Lucky Number”, il terzo album del trio di Memphis Optic Sink, vede la band affinare e ampliare il proprio mix ipnotico di post-punk e musica dance, dando vita a un’esplorazione acuta e commovente delle apparenze, delle ombre e dell’autoillusione. Natalie Hoffmann (NOTS) ha raggiunto l’apice come autrice di testi. Il suo lavoro nei precedenti album (vedi “Modelesque” e “Glass Blocks”) mostra il suo talento nell’esplorare le profondità nascoste della vita moderna, ma qui gli specchi deformanti sono bilanciati da un doloroso desiderio e da gocce di verità che filtrano attraverso le crepe. La musica riflette tutto questo: sotto i groove trascinanti di Bauermeister e gli arrangiamenti serrati delle canzoni si nascondono complessità nascoste, grazie anche al lavoro eccezionale e spigoloso di Keith Cooper alla chitarra e al basso.
MICAH P HINSON – “The Tomorrow Man”
[Ponderosa Music]indie-folk
Micah dice di essere rinato e l’album vuole essere un invito a lasciarsi alle spalle ciò che non ci appartiene più.
DANIEL EVERY – “Tremor”
[Domino]elettronica
In “Tremor”, Avery ha dato il benvenuto a un gruppo di collaboratori stimolanti, tra cui Alison Mosshart (The Kills), Walter Schreifels (Quicksand / Rival Schools), bdrmm, Julie Dawson (NewDad), yeule, Ellie, Art School Girlfriend, yunè pinku e Cecile Believe. Ogni artista lascia il proprio segno indelebile, ma la vera forza del disco risiede nello spirito collettivo che lo caratterizza. Canalizzando ogni aspetto del suo sound, “Tremor” è un’opera audace e coinvolgente che spazia dallo shoegaze euforico alla techno sommersa, dai paesaggi sonori ambientali alla beatitudine industriale. Rimane inconfondibilmente Avery, ma si evolve in modo drammatico. Un viaggio coinvolgente e profondamente strutturato, “Tremor” si dispiega come un sogno lucido: una creazione espansiva e collaborativa.
ROGER O’DONNEL – “Projections”
[99X/10]elettronica
Il nuovo lavoro elettronico “Projections” segna un ritorno a uno stile che riprende l’uso del Moog Voyager e il pianoforte Rhodes. Otto pezzi accattivanti che raccontano storie e tessono narrazioni e non si fermano mai. Evocano paesaggi urbani e descrivono avventure audio attraverso il tempo e lo spazio.
TEHO TEARDO – “Teho Teardo Plays Twin Peaks and Other Infinitives”
[Specula]cantautorato, sperimentale
In questo disco, i temi musicali a cui Teardo si è ispirato portano altrove rispetto al luogo musicale che indicavano, per arrivare a un diverso sentire. Nelle note di copertina, lo scrittore Paolo Pecere racconta, infatti, che il vero viaggiatore usa le mappe per andare in posti che queste non segnano e si domanda, infine, se vogliamo ancora distinguere illusione e verità, artificio e natura. È sempre più difficile farlo; eppure, ancora ci innamoriamo.
PRIMITIVE MAN – “Observance”
[Relapse]metal
I Primitive Man tornano con il loro album più devastante di sempre, “Observance”. Dopo dodici anni in prima linea nella musica underground, i Primitive Man prendono di mira senza pietà i numerosi mali che affliggono il mondo che li circonda e, nel farlo, non risparmiano se stessi dalle loro critiche feroci. Con motivi e simboli ricorrenti nei testi e nelle illustrazioni (anch’esse create da McCarthy) e traendo ispirazione dall’opera di Tongo Eisen-Martin, in particolare “Blood on the Fog”, McCarthy non offre risposte, ma cerca solo di condividere le sue esperienze. Le insidie personali e professionali vengono esplorate sullo sfondo di un contratto sociale infranto che sta decimando la vita dei cittadini della classe operaia. Mentre la politica dei partiti domina i media, una divisione più insidiosa preoccupa McCarthy, ossessionato dal feudalesimo tecnologico, dal futuro dei diritti umani e dai disordini sociali.
SAINTSENECA – “Highwalllow and Supermoon Songs”
[Lame-O Records]alt-rock
In un mondo orbitato da due lune, le fasi lunari danzano in tandem, influenzando le maree. Sotto questi amuleti di luce si trova il paesaggio in cui è nato il nuovo album dei Saintseneca, “Highwallow and Supermoon Songs”. Zac Little appare sottile in superficie, ma la maestria in ogni frase che pronuncia è quasi schiacciante. “Highwallow and Supermoon Songs” trova la sua voce al massimo della sua elasticità, cavalcando le colline di casa, ronzando come una libellula, poi riposando come un vecchio cane da fattoria.
HOLY SONS – “Puritan Themes”
[Thrill Jockey]pop-rock
Holy Sons è il progetto prevalentemente solista di Emil Amos (Grails, Om, Lilacs and Champagne). “Puritan Themes” è il suo diciassettesimo album, il quarto per la Thrill Jockey Records e un punto di riferimento nella sua vasta produzione, che comprende una miriade di LP privati, raccolte di curiosità e serie concettuali. Le atmosfere rilassate di “Puritan Themes” sono influenzate dal sound rock rilassato della costa occidentale dei Fleetwood Mac del periodo intermedio, mescolato con una dose di distorsione psichedelica e intriso della leggerezza e della disinvoltura dello yacht rock. “Puritan Themes” è un disco che, consapevolmente, si adatta a malapena al mondo moderno.
CREEPER – “Sanguivore II: Mistress Of Death”
[Spinefarm]punk-rock
L’album “Sanguivore” ha portato l’ambizione già smisurata dei Creeper a nuovi livelli, ottenendo il più intenso successo di critica della loro carriera e culminando nel loro primo concerto da headliner all’OVO Wembley Arena di Londra. Storicamente, la fine di un’era dei Creeper vede la band chiudere la bara e reinventarsi ancora una volta. Ma questa volta, i Creeper sfidano le aspettative espandendo l’universo creativo del disco precedente, tornando con “Sanguivore II: Mistress Of Death”, che è un sequel tematico piuttosto che una continuazione diretta della storia originale. Come una classica antologia horror, racconta una nuova storia dalla stessa discendenza dell’originale, questa volta utilizzando il suo cuore vampiresco insanguinato come filo conduttore per introdurre una narrazione completamente nuova. La storia ci riporta all’isteria morale che fu il Satanic Panic e al suo impatto sul mondo dell’hard rock e dell’heavy metal degli anni ’80. Era un periodo in cui il defunto Principe delle Tenebre, Ozzy Osbourne, e i Judas Priest erano perseguitati da cause legali. Gli Iron Maiden suonavano nel cuore dell’America, mentre i W.A.S.P. e i Mötley Crüe infiammavano le menti conservatrici con la loro teatralità scandalosa e la loro decadenza.
WITCH FEVER – “Fevereaten”
[Music for Nations]alt-rock
Il quartetto di Manchester, che sfida i generi musicali, pubblica il suo secondo album completo, “Fevereaten”. Fondendo la ferocia punk con l’inquietudine gotica, atmosfere cupe e una vulnerabilità cruda, l’album di debutto della band del 2022, “Congregation”, ha ottenuto il plauso della critica per il suo potere catartico e la sua intensità bruciante. Ora, con “Fevereaten”, spingono il loro sound ancora più lontano, in territori inesplorati. Più pesante, più cupo e più strano del suo predecessore, il disco attinge dal metal, dall’ambient, dall’hardcore e dallo slowcore, sovrapponendo violoncello, texture noise e melodie inquietanti alla loro base sempre martellante.
ASHES AND DIAMONDS – “Are Forever”
[Cleopatra]new wave / post-punk
Dalle menti creative di Daniel Ash (Bauhaus/Love & Rockets/Tones On Tail), Bruce Smith (Public Image Ltd/The Pop Group) e Paul Spencer Denman (Sade/Sweetback) nasce un nuovo progetto musicale dall’atmosfera oscura e scintillante che segna un enorme passo evolutivo nelle incredibili carriere di questi musicisti leggendari!
HIGHSCHOOL – “HighSchool”
[PIAS]indie-rock, post-punk
HighSchool è il duo di Melbourne composto da Rory Trobbiani e Luke Scott, che ha attirato l’attenzione per la prima volta con il suo EP di debutto “Forever at Last”, un disco che ha mostrato una nuova band che ha saputo dare una visione diversa ai suoni lo-fi, new wave, goth e post-punk. Poco dopo si sono trasferiti a Londra, dove hanno pubblicato il 7“ “Only a Dream“, prodotto da Dan Carey per la sua etichetta Speedy Wunderground, seguito dal brano “Colt”, influenzato dall’Italo disco, mentre suonavano nei festival e facevano tournée con artisti del calibro di Sam Fender, Provoker e Chvrches. Il loro EP successivo, “Accelerator”, ha mostrato un lato più oscuro, che ha portato a paragoni con Bar Italia e julie, in parte come risultato del loro attuale interesse per l’emo. Questo album d’esordio offre 12 tracce che canalizzano l’energia irrequieta e le mitologie rosee della gioventù.
ANNA VON HAUSSWOLFF – “ICONOCLASTS”
[YEAR0001]alt-rock, sperimentale
Caratterizzato dalla sua voce incomparabile e dal suo modo espressivo di suonare l’organo, l’album vede la partecipazione, tra gli altri, di Iggy Pop ed Ethel Cain. Insieme al produttore Filip Leyman, ha creato un vero e proprio capolavoro di musica rock sperimentale, pieno di enfasi ed emozione. “ICONOCLASTS” è il lavoro di un’artista unica all’apice della sua carriera.
HILARY WOODS – “Night Criù”
[Sacred Bones]sperimentale
Questo disco è etereo e affascina gli ascoltatori con una strumentazione orchestrale completa; la magnifica voce di Hilary, circondata da un coro di bambini, ondeggia tra gli strumenti a corda e a fiato, invitando l’ascoltatore a unirsi a lei nella nebbia. Ogni brano svela uno strato del subconscio, suggerendo ricordi ed emozioni nostalgiche, affascinando l’ascoltatore con una canzone armoniosa dopo l’altra.
PSYCHEDELIC PORN CRUMPETS – “Pogo Rodeo”
[What Reality? Records]indie-rock
Nono album per questi pazzi psych-rockers australiani, sempre pronti a portarci sulle montagne russe del loro sound variegato e fuori controllo.
ACE ENDERS – “Posture Syndrome”
[Pure Noise Records]acustic, folk
“Fondamentalmente, l’album parla di perdita, apprendimento, distacco e ricerca della speranza“, racconta Enders. “È complesso, come la vita di tutti i giorni, in cui cerchiamo tutti di tenere duro fingendo di essere la versione di noi stessi che gli altri troveranno meno sgradevole. Dal mondo della musica, alla paura che l’intelligenza artificiale mi renda obsoleto, all’invecchiamento, ai social media… a tutto. È da qui che nasce il nome Posture Syndrome“.
CHAT PILE AND HAYDEN PEDIGO – “In The Earth Again”
[Computer Students]alt-rock
Nata nel cuore del Midwest americano, la collaborazione “In The Earth Again” unisce Chat Pile, istituzione noise rock di Oklahoma City, al chitarrista e compositore visionario Hayden Pedigo, originario del Texas/Oklahoma. Quella che era iniziata come una semplice idea per una split release si è trasformata in un album di trentasei minuti che intreccia le loro sensibilità contrastanti in qualcosa di completamente nuovo. La chitarra panoramica e primitiva di Pedigo incontra il decadimento industriale dei Chat Pile, creando un disco che esplora registri emotivi sconosciuti e profondità atmosferiche per entrambi. “In The Earth Again” suona come una trasmissione post-apocalittica proveniente da un luogo rurale sperduto.
CAMP TRASH – “Two Hundred Thousand Dollars”
[Count Your Lucky Stars]indie-rock
Il nuovo album dei Camp Trash, “Two Hundred Thousand Dollars”, è una raccolta di storie vagamente collegate tra loro che seguono le vicende di sfortunati truffatori, giocatori d’azzardo, mafiosi di basso livello e membri di sette che sognano qualcosa di più grande e escogitano piani infallibili per raggiungerlo, ma scoprono che il percorso è più complicato di quanto immaginassero. Ciascuna delle loro storie ruota attorno a 200.000 dollari: ottenere 200.000 dollari, perdere 200.000 dollari, dover 200.000 dollari a persone molto importanti con amici molto potenti. Quando si dice che la tua vita ti passa davanti agli occhi, si intende il tuo passato. Quello che succede davvero è che vedi il tuo futuro: disteso, solido e appeso come uno striscione davanti a te. E in quel momento rallentato, puoi vedere cosa succederà dopo; puoi vedere fino alla fine, fino in fondo. Queste canzoni si svolgono in quel momento. Il risultato sono 10 canzoni di indie rock con chitarre potenti che rendono omaggio a diversi decenni di pop chitarristico e alla narrazione basata sui personaggi di band come The Mountain Goats e The Weakerthans.
ADULTS – “the seeds we sow are sprouting buds nonetheless”
[Fika]indie-pop
Il nuovo album degli adults è un concentrato di semi, idee, amori, paure e speranze che sono germogliati, cresciuti e si sono intrecciati negli ultimi due anni. È un mix di indie pop, jangle, shoegaze, emo e country nato in quei momenti intermedi. Dicono che il nuovo album “raccoglie gli echi delle canzoni e delle band che amiamo in brani profondamente personali sulla crescita, il cambiamento, la perdita e l’amore, sullo sfondo di un mondo che vuole schiacciare ogni speranza“. Le canzoni sono un patchwork di riff, loop e sovraincisioni cuciti insieme dal loro collaboratore di lunga data Rich Mandell nel corso di tre mesi di registrazioni sui tetti e nei magazzini del sud di Londra. Questo è il periodo più lungo che abbiano mai dedicato alle registrazioni (il loro primo disco è stato registrato in un giorno in un garage!) e hanno cercato di mettere insieme un disco molto più coerente e intenzionale, oltre che di divertirsi con amplificatori e attrezzature rumorose a cui non hanno accesso nelle loro camere da letto!
SALARYMEN – “Take It or Leave It”
[autoproduzione]indie-pop
Renee de la Motte e Thomas Eagleton pubblicano il loro debutto. Un disco che esplora i capitoli di una relazione a lungo termine, seguendo due persone che affrontano gli alti e bassi dell’unione delle loro vite, nel bene e nel male. Un lavoro che spazia tra psych-pop, disco e rock.
LAURA COX – “Trouble Coming”
[earMUSIC]rock
Cox è esattamente ciò che promette di essere: una donna rock’n’roll tosta. Con il suo nuovo album “Trouble Coming”, si spoglia di tutto per rivelare un lato più introspettivo e soul, senza perdere il carattere che l’ha resa famosa.
LONE DEER LAREDO – “Lone Deer Laredo vol. 3”
[Ivana Helsinki]Americana/modern retro
Paola Suhonen e Olli Happonen, in arte Lone Deer Laredo, presentano il terzo capitolo della loro ambiziosa serie di sette vinili. I due singoli “Golden Chosen Palymate” e “Summer of Sorrow” hanno indicato la strada verso un sound pop retrò più noir. Ancora una volta registrato a Nashville con il leggendario produttore Brad Jones. Con ogni uscita, il duo ha affinato il proprio songwriting, la produzione e il proprio approccio nordico distintivo all’Americana. La musica dei Lone Deer Laredo ha sviluppato un legame più profondo con l’atmosfera dell’entroterra americano. Ricordano: “Subito dopo aver registrato il nostro secondo album, abbiamo fatto un viaggio in auto nel deserto del Mojave. Lì abbiamo incontrato uno spettacolo simile a un miraggio: un meraviglioso motel con stazione di servizio in mezzo al nulla, con solo un treno in lontananza che passava come in un vecchio film western. Si trattava del Roy’s Motel and Café, che ha una forte storia cinematografica. L’atmosfera da film noir della strada nel deserto ha finito per avere un forte impatto sul nostro terzo album“.
GUIDED BY VOICES – “Thick Rich and Delicious”
[GBV Inc]indie-rock, power-pop
Registrato dal vivo e a caldo su nastro con sovraincisioni minime. Robert Pollard: “Sono uno studioso dei ritornelli. Quella combinazione perfetta di testo e accordo che ti fa venire i brividi lungo la schiena“. Ecco che “Thick Rich and Delicious” trabocca di ritornelli. Si ascolta dall’inizio alla fine come un classico del power pop, ma non confondete il pop con la morbidezza. Pollard combina una nuova serie di canzoni con una serie di gemme inedite risalenti agli anni della nascita della band. Il ritornello di “Oxford Talawanda” contiene un hook mai utilizzato che Pollard ha cantato per quasi tutta la sua vita.
ZACH HILL & LUCAS ABELA – “Bag of Max Bag of Cass”
[Warp]elettronica
Lucas Abela (meglio conosciuto come Justice Yeldham, eccentrico artista noise australiano), collaboratore di lunga data dei Death Grips, si unisce a Zach Hill per una sessione di synth modulare, v-drums e vetri rotti da far sanguinare le orecchie. Immaginate Merzbow che suona con Lightning Bolt e avrete un’idea. Probabilmente la release più rumorosa della Warp dai tempi del controverso “Satanstornade” di Masami Akita e Russell Haswell.
BELAIR LIP BOMBS – “Again”
[Third Man]alt-rock
“Again” consolida i Lip Bombs come una presenza fissa nell’attuale scena indie. “Hey You”, il primo singolo estratto dall’album, cattura la capacità della band di scrivere canzoni di ampio respiro e il suo innato talento per le melodie trascinanti. L’album mostra tutta la loro maestria con una raccolta di inni indie-rock da ascoltare senza interruzioni. I Belair Lip Bombs ti catturano immediatamente con la loro combinazione “yearn-core”, come loro stessi la definiscono, di ritmi veloci, melodie di chitarra calde e sfocate e la voce catartica di Maisie. Mentre si avvicinano a una nuova entusiasmante fase della loro carriera, la loro amicizia incrollabile, i loro cuori aperti e la loro abilità nel creare melodie coinvolgenti li renderanno senza dubbio amati da molti nuovi ascoltatori.
WORK WIFE – “Parade”
[Born Losers]indie-folk
Work Wife è un progetto indie rock formato dai musicisti di Brooklyn Meredith Lampe, Cody Edgerly e Kenny Monroe. Mescolano testi malinconici con strumentali folk rock per creare musica che riflette il loro umorismo dark. Stanno guadagnando popolarità con date di tour a supporto di Husbands, Anthony Green e i colleghi newyorkesi Fenne Lily e Christian Lee Hutson, oltre che con apparizioni al SXSW e all’Audiotree Festival. Meredith Lampe suona anche la tastiera e canta per i Sea Lemon, con cui ha recentemente condiviso il palco con i Death Cab for Cutie durante il loro tour estivo.
RADIOACTIVITY – “Time Won’t Bring Me Down”
[Wild Honey]garage-punk
Jeff Burke e i Radioactivity sono tornati! I primi due LP suonavano come ci si aspetterebbe da un progetto di Burke: serrati, veloci e pura adrenalina di Denton. “Time Won’t Bring Me Down” ha ancora quel DNA, ma non si tratta solo di nostalgia. I Radioactivity ora hanno una loro identità: i ritornelli di Burke sono ancora incisivi, ma c’è più spazio, più atmosfera, e l’affiatamento della band fa sì che ogni colpo sia più forte. “Time Won’t Bring Me Down” vede i Radioactivity prendere il loro sound principale ed espanderlo in tutte le direzioni.
GAZPACHO – “Magic 8-Ball”
[Kscope]indie-rock
Il titolo dell’album, “Magic 8-Ball”, si ricollega all’idea di casualità e inevitabilità. Come cercare di ottenere risposte che sia già e ripetere questa azione all’infinito. L’idea di infinito è centrale. Queste storie si ripetono in tutto l’album. Forme diverse, stessi schemi che trovano sempre una via di uscita. Musicalmente, l’album rimane fedele all’essenza dei Gazpacho. Dilatato, stratificato ed emozionante. Ma più concentrato. Nessun contenuto superfluo. Solo otto storie raccontate con chiarezza e tensione.
SWIM SCHOOL – “Swim School”
[LAB]indie-rock
I ragazzi di Edimburgo debuttano con un album caratterizzato da chitarre precise e cupe, accompagnato da un restyling visivo completo e da un approccio sonoro incentrato sui live. Nessun clic, nessuna traccia, solo slancio umano. Un disco che cattura la tensione tra la fiducia in sé stessi e un’industria che la erode. Un disco che richiama Cure, Wolf Alice e Pumpkins.
MISTERISEPARLI – “Mondo Exotico”
[Vina Records]elettronica
Misteriseparli fondono la musica elettronica con un caleidoscopio di altri stili. Il loro sound, sperimentale e coinvolgente, trae ispirazione da diverse culture e tradizioni musicali dando vita a sonorità immersive, visionarie ed imprevedibili. Il nuovo album è un viaggio tra suono, emozioni e spirito, composto da sei brani, ognuno con le proprie atmosfere e vibrazioni. Dai groove pulsanti ai momenti cinematografici, ogni pezzo di “Mondo Exotico” rappresenta un universo a sé, offrendo l’opportunità di esplorare stile e cosmo creativo in continua evoluzione del duo.
RED SLEEPING BEAUTY – “Pop Songs”
[Matinée Recordings]indie-pop
Le classiche pubblicazioni degli anni ’90 del quartetto indie pop di Stoccolma Red Sleeping Beauty sono da tempo fuori catalogo e non disponibili sui servizi di streaming. La situazione cambia ora con l’uscita di “Pop Songs”, una straordinaria retrospettiva in doppio CD con 50 brani. Il primo disco raccoglie 27 brani pubblicati dal 1992 al 1996 da etichette pop internazionali dell’epoca, tra cui il CDEP “Pop Sounds” da 3 pollici CDEP e l’album “Bedroom” dell’etichetta tedesca Marsh-Marigold Records, l’EP “Top of the Pops” 7“ dell’etichetta giapponese Motorway Records, l’EP “Seasons Change“ 7” dell’etichetta americana Somersault Records, l’EP ‘Smile’ 7“ dell’etichetta americana Sunday Records e quattro brani extra di “Bedroom” dell’etichetta giapponese Quince Records. Il CD fisico include un secondo disco bonus che raccoglie 23 brani aggiuntivi registrati tra il 1989 e il 1998, con rare collaborazioni a vinili, CD e compilation su cassetta pubblicati da varie etichette francesi, tedesche, giapponesi, spagnole e statunitensi, oltre a 15 brani inediti.
BATBAIT – “Working In The Garden”
[Irascible Records]indie-rock
In “Working in the Garden”, i Batbait cantano della vita e delle sue realtà: gli alti e bassi, il bello, il selvaggio, il brutto, e invitano gli ascoltatori nel giardino DIY, dove le erbacce possono crescere liberamente. C’è spazio per la siesta al sole, per la rabbia e la cupezza all’ombra. “Working in the Garden” è un invito all’autoriflessione.
JOYERIA – “Graceful Degradation EP”
[Speedy Wunderground]alt-rock
Il brano principale, “The Swimmer”, pulsa con ritmi incalzanti e una linea di synth sorprendente, ampliando il caratteristico sound indie-rock esistenziale di Joyeria: tagliente, satirico e intriso di sperimentazione. Riflettendo su “Graceful Degradation”, Joyeria descrive l’EP come una raccolta di canzoni che non rientrano perfettamente in nessuna categoria: “piccole scatole di ombre e risate inaspettate… crude, come un ginocchio sbucciato. Oneste, come una tazza da tè scheggiata che conserva la macchia di troppo tè“. Attingendo alle esperienze vissute in Polonia, Canada e ora Londra – “la città che inghiotte gli indesiderati, trasformandoli nei suoi fantasmi peculiari” – l’EP abbraccia l’imperfezione, cercando un significato negli angoli strani e nei bordi frastagliati dell’esistenza moderna.
NEOMI – “Another Year Will Pass EP”
[Nettwerk]indie-folk
Le canzoni delicate e intense di néomí combinano lo stile ricco di artisti indie-pop contemporanei come Phoebe Bridgers, Justin Vernon dei Bon Iver e Julia Jacklin con il fascino libero e spontaneo del folk degli anni ’60.
SNOOZER – “Little Giants EP”
[Born Losers]indie-rock
“Volevamo semplicemente scrivere alcune canzoni rock che rispecchiassero il nostro stile. Abbiamo sperimentato molto nel nostro ultimo album, il che è stato divertente ma anche piuttosto faticoso. Abbiamo scritto queste canzoni insieme, e questo si sente. È meglio ascoltarle tutte insieme. Ci sono anche tutte le nostre influenze, ma nella nostra voce, per così dire. Non abbiamo cercato di reinventare la ruota, ma solo di abbracciare le piccole cose che sappiamo fare bene e che hanno reso il processo indolore e divertente, e vogliamo davvero portare questo con noi in futuro. Le canzoni parlano anche di relazioni. Credo che parlino anche molto della morte. Non sono l’unica persona a Philadelphia ad aver perso molti amici a causa della droga, e credo di aver voluto render loro omaggio in un modo che mi sembrasse autentico. Anche la morte dei sogni. Lasciare morire il proprio vecchio io affinché possa emergere qualcosa di meglio“.
MARINITA PRECARIA – “Conmovedor EP”
[Elefant]indie-pop
Marinita Precaria apre un nuovo capitolo collaborando con Christophe Vaillant, che ha anche collaborato e co-scritto canzoni per Paul Weller negli ultimi due album dell’ex leader dei Jam. Insieme presentano l’EP “Conmovedor”, dove la raffinata produzione di Vaillant amplifica l’elegante malinconia di Marinita con ricchi strati di synth, chitarre e ritmi ispirati al soul. Brani come “Conmovedor”, ‘Fiestas’ e “La Nieve” fondono melodie sognanti e profondità emotiva, rivelando un lato più diretto, potente e poetico di Marinita.
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