The K’s – Live @ Spazio Marte (Cesena, 21/12/2024)
Sabato sera prenatalizio: ci troviamo allo Spazio Marte di Cesena per la seconda e ultima giornata di Solido, il festivalino curato da Retropoplive, l’associazione che organizza tutti i concerti e le rassegne musicali più importanti in questa zona, sinonimo ormai da tanti anni di qualità.
Nel pomeriggio spazio ai talk, poi djset e infine, alla sera, è la volta della musica live con il concerto dei romagnoli San Leo prima e degli inglesi The K’s subito dopo (gli italo-tedeschi Loyal Cheaters hanno purtroppo dovuto dare forfeit all’ultimo momento a causa di problemi di salute).
Noi siamo arrivati in Romagna proprio per vedere la band originaria del Merseyside che seguiamo, attraverso la nostra rubrica “Brand New”, sin dal 2020.
Attivi in realtà sin dal 2016, The K’s sono cresciuti pian piano, sotto l’ala protettrice di un guru come Alan McGee, che li ha messi sotto contratto con la sua Creation23, e ad aprile è uscito anche il loro debutto sulla lunga distanza, “I Wonder If The World Knows?”: arrivato fino alla terza posizione della classifica di vendite nel Regno Unito, questo disco d’esordio sarà poi seguito il prossimo 27 giugno dal già annunciato sophomore “Pretty On The Internet”.
L’ampia sala dello Spazio Marte si riempie pian piano, mentre il gruppo di Earlestown inizia a salire sul palco qualche minuto dopo le ventidue e venti per presentare appunto il suo primo lavoro full-length.
L’inizio con “Icarus” ci mostra subito il volto indie-rock più energico dei K’s, che creano ottime melodie, grazie soprattutto al lavoro di Ryan Bresley con la sua sei corde, e con un ritornello poppy e facilmente assimilabile il punto è subito portato a casa per la gioia del pubblico cesenate.
La successiva “Chancer”, invece, ha un animo decisamente più riflessivo rispetto alla precedente, anche se il coro è più deciso e comunque ha la sua rilevanza pop: la parte finale, invece, è decisamente intensa sia a livello strumentale che emotivo, tanto da riportarci in mente i nostri amatissimi Frightened Rabbit.
Subito dopo “Picture” ci porta su territori garage-punk: aggressiva, veloce e dal giusto piglio, arriva dritta in faccia ai presenti nella sala dello Spazio Marte, grazie anche al lavoro delle due chitarre e al sempre energico drumming di Nathan Peers, entrato nella formazione britannica solamente lo scorso anno.
“Heart On My Sleeve” poi è un altro pezzo splendidamente poppy con le sue eccellenti melodie e le sue sei corde e ci ricorda da vicino i Circa Waves, altra band figlia del Merseyside.
Se l’irresistibile “Glass Towns” è un adrenalina pura e divertimento totale, “Hoping Maybe”, che vede il frontman Jamie Boyle suonare la chitarra acustica, è un pezzo romantico, lento e riflessivo, sebbene non manchino le inserzioni elettriche di Bresley.
Dopo questa breve “pausa”, la band inglese riparte a mille con l’ottima “No Place Like Home”, che rivela l’influenza dei primi Arctic Monkeys: l’intensità aumenta e diventa davvero impossibile rimanere fermi, mentre esce tutta la loro attitudine garage-punk, grezza, ma assolutamente piacevole.
Il set si chiude dopo circa cinquanta minuti con il loro primo singolo “Sarajevo” per un ultima dose di pura adrenalina indie-rock dai ritmi alti e dalle melodie catchy.
Mentre nel Regno Unito The K’s riempiono già venue dalla capienza importante, è stato bello trovarli qui in Romagna in questa dimensione decisamente più intima e piccola: sicuramente il gruppo del Merseyside ha un’ottima potenzialità e, anche nella dimensione live, ha dimostrato di saper dare tanto ai propri fan. Siamo ovviamente curiosi di sentire il loro sophomore per vedere dove li potrà portare.
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