Cultura

The Album Leaf – Rotations: La dimensione più atmosferica del suono di Jimmy LaValle :: Le Recensioni di OndaRock

Dopo il lungo iato che aveva riportato il marchio The Album Leaf alla produzione discografica, Jimmy LaValle prova a dare continuità a questo segmento della sua carriera musicale – in parte accantonato per dedicarsi esclusivamente alla realizzazione di colonne sonore – pubblicando a soli due anni da “Future Falling” una nuova raccolta di inediti. “Rotations”, come già il suo predecessore, vede il musicista di San Diego operare in piena solitudine, proponendo una sequenza di tracce unite, per sua stessa ammissione, semplicemente dalla voglia di esplorare processi compositivi, senza alcuna sovrastruttura concettuale a guidarne lo sviluppo. Una scelta netta da cui ci si aspetterebbe un itinerario sfaccettato e almeno in parte spiazzante, un percorso  di sperimentazioni votato ad ampliare un bagaglio creativo ormai consolidato.

Diciamo subito che il risultato si muove in tutt’altra direzione, proponendo una raccolta di impronta ambient incline a sviscerare il lato più rarefatto del lessico elettronico messo a punto da LaValle. Viene accantonata la forma canzone, nessun elemento vocale è presente nei dieci brani e la sola “Carousel” contiene un contributo esterno dato da  TJ Dumser aka Six Missing.
Sono soprattutto flussi sintetici di valenza cinematica, incisivi quando sono scanditi da pulsazioni evidenti (“Rhythm Resolve”, “Rotations”) o nel loro proiettarsi verso paesaggi che ancora una volta rimandono alle atmosfere islandesi di “In A Safe Place” definitivamente affrancate dalle reminiscenze di Mùm e Sigur Rós (“Celestial Spin”).

A mancare sono soprattutto le intromissioni indietronic e downtempo capaci di dare ampiezza, scongiurando l’eventualità di ritrovarsi al cospetto di un album, certamente ben definito nel suo suono avvolgente carico di emozionalità, ma fin troppo uniforme nel tono.

18/04/2025




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