Scienza e tecnologia

Test di resistenza per Nothing Phone (2a): la plastica non porta solo risparmio

Il nuovo smartphone di Nothing è appena arrivato sul mercato, con un’accoppiata design – prezzo di lancio che ancora una volta attira l’attenzione in tutto il panorama Android. E se state valutando di acquistarlo, allora vorrete sapere come se l’è cavata nel test di resistenza.

Il test di resistenza del quale parliamo è quello che il solito Zack del canale JerryRigEverything ha effettuato sul nuovo modello di Nothing.

Il video che trovate in basso vi mostra la prova completa. Quello che è emerso in termini di aspetti principali, ci mostra come Nothing abbia integrato in maniera intelligente materiali e componenti più economici per ridurre il prezzo senza gravare troppo sulle prestazioni.

Negli aspetti chiave infatti, come lo schermo, troviamo dei componenti di tutto rispetto, come il Gorilla Glass 5 che protegge Phone (2a) dai graffi fino al livello 6 o 7 della scala di Mohs, in linea con i top di gamma attualmente sul mercato. Anche la prova del fuoco è andata bene, visto che lo schermo AMOLED ha recuperato totalmente la sua funzionalità dopo essersi raffreddato dalla fiamma di Zack.

Il dispositivo è realizzato in plastica per quanto riguarda la parte laterale e la cover posteriore. Ovviamente questo implica che il dispositivo soffre di graffi se sollecitato appositamente. In ogni caso, non vediamo particolari risultati negativi in termini di segni lasciati rispetto a quanto abbiamo visto con dispositivi realizzati con materiali più blasonati. Questo porta a dedurre che la plastica ha permesso un prezzo di lancio più contenuto, senza gravare particolarmente sull’esperienza con il dispositivo. D’altronde, da un medio gamma non ci si aspetta il titanio.

Lo smontaggio della cover posteriore per arrivare ai componenti interni è stato anche semplice, come vedete dal video. Il comparto fotografico presente una buona resistenza ai graffi, così come è stata lodata l’implementazione della batteria di buon capacità ottimizzando lo spazio a disposizione.

Quanto appena descritto corrisponde agli aspetti principali emersi durante le prove di Zack. Per maggiori dettagli tecnici vi suggeriamo chiaramente di vedere il video completo, lo trovate qui sotto.


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