Puglia

Test anti epatite C obbligatorio, la proposta di legge dei consiglieri

“Abbiamo depositato oggi una proposta di legge per introdurre l’obbligo di proporre il test anti epatite C a tutti i nati in data non successiva al 1° gennaio 1990. Si tratta di un test salvavita, poiché la conoscenza della malattia, in periodo silente e asintomatico, aiuta a somministrare le cure e a evitare di accorgersene quando è ormai troppo tardi e gli effetti degenerativi di tipo tumorale sono già ampiamente avviati. E tutto questo in conformità con gli obiettivi delle Nazioni Unite e dell’Agenda 2030 per curare dal virus e debellarlo entro il 2030”. Lo annunciano in una nota congiunta i consiglieri e assessori Fabiano Amati e Donato Pentassuglia, il capogruppo del Pd Paolo Campo ed i consiglieri Francesco Paolicelli (Pd) e Grazia Di Bari (M5s). “È una nuova sfida di salute pubblica che possiamo vincere, disponendo già oggi di strumenti diagnostici e terapeutici efficaci. Il testo della proposta prevede che ‘tutti i centri di prelievo e i laboratori di analisi, pubblici e privati convenzionati, siano obbligati a proporre il test per la ricerca degli anticorpi anti-Hcv a ogni cittadino residente in Puglia nato prima del 1990, in occasione di qualsiasi esame del sangue o attività clinica utile alla diagnosi”.

“Non si tratta di obbligare, ma di proporre – spiegano – e far conoscere una modalità di approccio alla diagnostica in grado di salvare la vita. Un’attività che non richiede risorse in più rispetto a quelle che già sono messe a disposizione per la diagnosi dell’epatite C, ma esige solo organizzazione, responsabilità e volontà politica”. “Abbiamo il dovere di non lasciare che le terapie disponibili rimangano nei cassetti. Prevenzione e diagnosi precoce salvano la vita, e con questa legge – concludono – vogliamo rendere la Puglia la prima Regione italiana a muoversi con decisione in questa direzione”.




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