Terni: oltre 6 mila persone si sono rivolte alla Caritas, mille in più rispetto al 2023
Sono 6.287 le persone che nel 2024 si sono rivolte alla Caritas e di conseguenza all’associazione San Martino Impresa Sociale di Terni, 1.273 in più rispetto al 2023. Questo è quanto emerso durante la conferenza stampa tenutasi alla mensa San Valentino lunedì mattina per tracciare il bilancio delle attività 2024. «La povertà assoluta continua a essere su livelli record», è stato spiegato. «In un panorama preoccupante i volontari sono una speranza – ha detto Don Giuseppe Zen, direttore della Caritas Diocesana -, siamo speranza. Caritas è un organismo pastorale. A noi il compito di annunciare il Vangelo oltre le attività di sostegno ai bisognosi».
Caritas e San Martino Alla conferenza stampa hanno partecipato oltre al direttore della Caritas anche il vescovo di Terni-Narni-Amelia Mons. Francesco Antonio Soddu e Martina Tessicini, presidente dell’associazione San Martino. «Siamo tutti corresponsabili della testimonianza della carità», ha detto il vescovo esortando a una sempre maggiore solidarietà. Sono diversi i servizi offerti dalla associazione di volontariato. Tra questi la mensa: nel 2024 sono stati 36 mila i pasti consumati alla mensa e 10 mila i pasti consegnati da asporto. «Nel mese di dicembre, come ogni anno per Natale verranno distribuiti cesti natalizi tra cesti di viveri e cesti di frutta fresca mista, per il cenone di San Silvestro, come per il 2023, verrà offerto un cenone per le persone senza fissa dimora/in precarietà abitativa e per le persone in difficoltà». Per quanto riguarda i prodotti alimentari ritirati presso l’emporio della Solidarietà in via Vollusiano, nel 2024 sono stati ritirati 85.066 pezzi (3,13% in più rispetto al 2023).
Servizi e accoglienza Lato ascolto e accoglienza, 167 sono stati i nuovi colloqui effettuati dal Centro di Ascolto nel carcere di Terni, che ha consegnato a 250 detenuti 3.264 beni di prima necessità. Gli immigrati accolti sono 263 di cui 23 minori stranieri non accompagnati inseriti nel Cas Msna in convenzione con la Prefettura e 30 minori stranieri non accompagnati inseriti nei progetti Sai in convenzione con il Comune di Narni e il Comune di Terni. Ventotto le persone vittime di tratta, in accoglienza 11 donne con 10 minori per sfruttamento sessuale e lavorativo e sette uomini per sfruttamento lavorativo, accolte all’interno del progetto Free life. Sono invece 119 le donne maltrattate prese in carico nei servizi di contrasto alla violenza di genere tra Terni e Narni.
Bisogni al centro Sono 259 stati gli interventi erogati grazie al contributo 8×1000 della carità (gestito direttamente dalla Caritas). Gli uomini accolto a Casa Parrabbi invece sono stati 19 di cui 5 italiani e 14 stranieri e 42 persone, di cui 15 italiani e 27 stranieri di varie nazionalità accolte all’interno delle strutture del Pronto intervento Sociale per senza fissa dimora e persone in precarietà abitativa in convenzione con il Comune di Terni. Centotrentanove (239 accessi) persone si sono rivolte al Centro Servizi di Contrasto alla povertà – via Vollusiano il Centro Servizi di Contrasto alla povertà a Terni (V.C.S.) mentre 97 persone sono state prese in carico dallo sportello del lavoro. Sono invece 10 i minori stranieri non accompagnati dei progetti Cas Msna e Sai Msna che hanno partecipato ad attività di orientamento al lavoro attraverso colloqui individuali e incontri laboratoriali. Venti i colloqui dello sportello psicologico dal mese di gennaio al mese di dicembre
Percorsi Per quanto riguarda i percorsi offerti, 17 persone hanno partecipato al corso sulle life skills, all’interno dei Programmi di educazione sanitaria; 69 persone hanno partecipato al percorso formativo alimentazione e salute, all’interno dei Programmi di educazione sanitaria; 6 donne banno partecipato al percorso formativo di donna e salute, all’interno dei Programmi di educazione sanitaria; 4 neo mamme hanno partecipato al percorso formativo di Allattare, un gesto di amore, all’interno dei Programmi di educazione sanitaria; 20 persone hanno partecipato al percorso formativo di sui temi della comunicazione e della solitudine, all’interno dei programmi di supporto psicologico e sensibilizzazione rispetto ai temi della salute mentale; 44 tra operatori e volontari hanno partecipato al percorso formativo sul colloquio, gli aspetti psicologi nella relazione di aiuto all’interno dei Programmi di educazione sanitaria; 5 tra operatori e volontari hanno partecipato al percorso formativo alimentazione e salute, all’interno dei Programmi di educazione sanitaria; 27 tra operatori e volontari hanno partecipato al percorso formativo di sul tema del colloquio di ascolto, all’interno dei programmi di supporto psicologico e sensibilizzazione rispetto ai temi della salute mentale; 60 persone circa tra beneficiari dei Cas Msna, Sai Msna e operatori e volontari hanno partecipato all’incontro con i Narcotici Anonimi all’interno dei Programmi di educazione sanitaria; 69 persone selezionate per il Corso Oss finanziato dal Fondo Lire U.N.R.R.A. 2021 – Ministero Interno di cui 25 persone hanno conseguito la qualifica di Operatore Socio Sanitario.
Caritas Nella relazione di fine anno la Caritas evidenzia come «la povertà assoluta continua a essere su livelli record, vari e multiformi fenomeni di disagio sociale si si affacciano sul panorama italiano. Alcuni sono di vecchia data ma continuano a colpire in modo particolarmente allarmante. Si pensi ai problemi legati all’abitazione. Oggi in Italia vive in condizione di povertà assoluta il 9,7% della popolazione praticamente una persona su dieci. Complessivamente si contano 5 milioni 694 mila poveri assoluti, per un totale di oltre 2 milioni 217 mila famiglie (l’8,4% dei nuclei). La crescita non accenna a diminuire. Un altro elemento di allarme sociale che sì coglie dagli ultimi dati Istat del 17 ottobre, riguarda i lavoratori: continua infatti a crescere in modo preoccupante la povertà tra coloro che possiedono un impiego. Complessivamente tocca l’8% degli occupati». Povertà e salute mentale: «La povertà non riguarda solo gli aspetti economici, sempre più spesso si configura come un fenomeno multidimensionale e multiforme – si legge ancora nella relazione -. Tra gli assistiti il 29% presenta tre o più povertà (fragilità economiche, occupazionali, abitative, problemi familiari, difficoltà legate allo stato di salute). Cresce il disagio psicologico e psichiatrico tra gli assistiti Caritas: dal 2022 al 2023 il numero di persone affette da depressione o malattie mentali è aumentato del 15,2%.
Attenzioni particolari Attenzione particolare alla detenzione e misure alternative al carcere: «Il sistema carcerario in Italia è caratterizzato da alcune criticità: il sovraffollamento, la conseguente difficoltà di gestione e di avvio di attività educative, mirate al reinserimento delle persone. Le misure di comunità andrebbero fortemente incentivate perché hanno una forte valenza sociale e di impatto: si abbassa la recidiva, sono strumento di reinserimento nella comunità, rappresentano una possibile risposta ai sovraffollamento. Favorire l’applicazione delle misure di comunità può essere uno strumento concreto per adottare un nuovo paradigma di giustizia che dalla pena coercitiva passa ad una giustizia di comunità, fino alla giustizia riparativa».
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