Terni, ferma una linea dell’Acciaieria e in Faurecia ancora cassa integrazione
di M.R.
L’industria ternana, in avvio del secondo trimestre 2025, mostra segnali di incertezza e fragilità. Le notizie di un lavoro che procede a singhiozzo, arrivano tanto da viale Brin quanto da Maratta.
Arvedi-Ast e Faurecia Nel primo caso, quella che si registra in Acciai speciali Terni, è la fermata di un’intera linea dell’area a caldo dal 14 al 30 aprile prossimi. Uno stop impiantistico, per scarico produttivo, che tuttavia salvaguarda i livelli salariali delle maestranze coinvolte perché l’azienda, come spesso accade recentemente, non ha richiesto l’apertura della procedura di cassa integrazione. Saranno invece attivati ammortizzatori sociali per i lavoratori dell’industria Forvia, circa una ventina, per un periodo di tre settimane.
L’industria metalmeccanica In entrambi i casi si tratta di fermate calate in un contesto di incertezza. Da un lato, si procede da un triennio senza un piano definito stante l’assenza dell’Accordo di programma richiesto; dall’altro l’azienda delle marmitte mostra ancora debolezze industriali pur avendo concluso il piano esuberi da 50 unità lavorative. I sindacati per entrambe le realtà hanno richiesto più o meno formalmente incontri per definire le linee strategiche e le prospettive produttive e occupazionali, mentre a livello nazionale le sigle delle tute blu sono in piena mobilitazione per il mancato rinnovo del contratto nazionale. Lunedì in programma a Roma una conferenza stampa indetta da Fim, Fiom e Uilm.
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