Umbria

Ternana-Virtus Entella, Abate: «Più forti di tutto». D’Alessandro: «Lotteremo fino alla fine»


di Mattia Farinacci

La Ternana conquista in 10 un punto fondamentale rimontando l’Entella in un clima rovente. Proprio dal pubblico vuole partire Abate nell’analisi post-match: «Prima di tutto voglio fare un ringraziamento a Terni per come ci ha spinto e accolto sul pullman. Avevamo la carica giusta e lo striscione della curva fuori dallo stadio ci ha toccato. La squadra ha avuto un approccio feroce, all’inizio abbiamo avuto due grandi occasioni per andare in vantaggio. Siamo rimasti In 10 e abbiamo continuato a giocare nonostante tutto; poi abbiamo preso ripartenze nel secondo tempo prima di risalire: a conti fatti abbiamo tirato molto di più e creato di più. Alleno uomini con le palle vere».

La conduzione arbitrale e la prestazione dei rossoverdi Nell’analisi del match, impossibile non considerare nel discorso anche la conduzione di gara dell’arbitro, che ha ‘sfornato’ una prestazione da matita rossa. Abate comunque non cerca alibi e sugli episodi glissa così: «Non voglio parlare di arbitri perché non mi piace. I ragazzi sono stati più forti di tutti e degli eventi che hanno condizionato noi e l’Entella. Ci siamo adattati a questo arbitraggio e abbiamo tirato la testa fuori dal sacco, ma non voglio parlare dell’arbitro». Andando oltre per passare ad aspetti di campo, encomiabile lo sforzo dei rossoverdi, che hanno lasciato il cuore in campo: «Oggi la Ternana che mi è piaciuta di più: abbiamo creato occasioni importanti e saputo soffrire. In più abbiamo perso Maestrelli; avevo 4 terzini in campo ma comunque non ci stava perdere, in 10 abbiamo chiuso con due punte. Mi porto dietro gli occhi incazzati nello spogliatoio dei ragazzi, anche se è un punto importante questo di oggi. Non siamo al completo ma venderemo cara la pelle su qualunque campo». A livello tattico, queste le spiegazioni fornite dal tecnico: «Sul gol dopo l’espulsione volevamo andare a caccia della palla, poi ho pensato tanto a come mettere la squadra. Ho deciso di tenere 2 mediani con Cianci e Cicerelli sapendo che potevamo soffrire, ma non volevo sacrificare il giocatore con più gamba della squadra. Il piano era tirarla alle lunghe e mettere due punte pesanti che poi gli hanno dato fastidio. Poi ho messo Curcio e questo la dice lunga su quanto volevamo fare risultato. Poi siamo partiti con 4 terzini ma nei primi 22 minuti i ragazzi mi sono piaciuti tantissimo».

Il gruppo e l’infermeria «I ragazzi non sembravano in inferiorità numerica – continua Abate -. Alleno un gruppo esperto che forse ha apprezzato la mia coerenza: non regalo niente a nessuno. Mi arrabbio solo se non si rispettano, ma solo tutti intelligenti e si sono messi a disposizione. Ci sono altre squadre che sono fortissime tecnicamente ma in fondo non arriva la più forte, ma il gruppo più unito. La rabbia di voler recuperare la partita dei ragazzi va al di là degli episodi e noi dobbiamo proteggere questa mentalità, perché solo così potremo migliorare e non diventare una squadra normale». In vista di Pescara sarà importante infine capire le condizioni di alcuni giocatori, su cui il mister fornisce qualche aggiornamento: «Tito e Cianci non si sono allenati ed ero indeciso se farli giocare, poi Pietro mi ha dato rassicurazioni. Tito non doveva giocare mentre Maestrelli si è portato dietro un dolore al flessore, ieri stava meglio e poi non si è sentito bene in allenamento e ho messo Fabio. Speriamo che non sia nulla di grave. Ora facciamo la conta e vediamo chi giocherà a Pescara»

Le parole del presidente A seguire il tecnico è poi il presidente D’Alessandro, che è partito dall’analisi della conduzione arbitrale: «Eravamo tutti spazientiti, però alla fine è andato tutto come era giusto andasse per come si era messa la partita. Possiamo dire che neanche così si è battuta la Ternana». «Secondo me siamo la squadra più forte – prosegue D’Alessandro -, non solo tecnicamente ma anche caratterialmente, nella voglia di stare insieme e fare gruppo e di portare a casa il risultato. Era complicato perché tante cose ci sono venute contro, ma i ragazzi non si sono disuniti, sono stati calmi e quindi solo elogi. Non ho rivisto gli episodi, anche se penso sia la prima volta che reclamo un rigore contro invece di restare in 10; i rigori poi vanno segnati quindi preferivo andasse così». A margine del commento della partita, c’è anche spazio per una riflessione sull’extra-campo con un occhio anche a possibili novità societarie: «Virtualmente saremmo campioni d’inverno in solitaria: anche se non conta ai fini della classifica ci teniamo questo risultato. Sui punti tolti è un’occasione persa del calcio italiano, perché arrivano imprenditori che investono e sistemano i conti del club, togliendo quindi un problema al sistema. È una norma che poi si verifica solo in Lega Pro, bisognerebbe equipararla anche in serie A. Il messaggio di mio fratello di qualche giorno invece è abbastanza chiaro sul suo futuro in società…».

I tifosi e i cambi societari Come fatto da Abate, anche il presidente ringrazia i tifosi per il clima di giornata al Liberati: «Ringrazio i tifosi che sono venuti, iniziative per invitare più persone allo stadio ce ne saranno ancora, anche se non si può criticare chi non viene allo stadio perché avrà le sue ragioni. Sono convinto che chi può viene. Piacerebbe anche a me vedere 10.000 persone allo stadio, ma chi non c’è avrà i suoi motivi. Però a me vengono i brividi ogni volta che vengo allo stadio o vado in trasferta. La mia più grande soddisfazione è aver tenuto in vita la Ternana, perché la verità nuda e cruda è questa; ora la Ternana è viva e vegeta e lotterà fino alla fine». Curioso anche l’aneddoto sulla presenza di alcuni rappresentanti del Cluj, squadra della massima serie rumena: «Con i dirigenti del Cluj mi lega un rapporto di amicizia con dirigenti e presidente. Sono stato loro ospite e abbiamo ricambiato il favore, anche se oltre questo c’è l’obiettivo di rendere più internazionale la Ternana. Anche il fatto di aver aperto Rabona in America è un obiettivo in questo senso. Comunque i rappresentati del Cluj sono rimasti positivamente colpiti dal calore della piazza». L’ultima parentesi è infine riservata al ricorso che le Fere hanno presentato al Coni per i punti di penalizzazione e per i cambi di società che si sono susseguiti nelle ultime settimane: «Siamo in attesa delle motivazioni del rigetto, appena le avremo i legali valuteranno come procedere nel prossimo step ed entro fine anno credo sarà depositato il nuovo ricorso. D’Aniello era stato richiamato perché conosceva la piazza, era fisiologico come fisiologica è stata la separazione. Si è partiti in un certo modo e poi si è deciso di interrompere il rapporto. Con Mangiarano siamo in ottime mani e ve ne accorgerete nel tempo».

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