Lazio

Termovalorizzatore, il Campidoglio tace, Raggi si appella al prefetto: “Silenzio inaccettabile”

Tre mesi di silenzio. Nessuna risposta dal sindaco Gualtieri né da alcun componente della Giunta sull’interrogazione che riguarda uno dei progetti più controversi degli ultimi anni: il termovalorizzatore di Roma, previsto nell’area di Santa Palomba.

A rompere il muro è Virginia Raggi, ex sindaca della Capitale e oggi consigliera capitolina del Movimento 5 Stelle, che ha deciso di rivolgersi direttamente al prefetto.

La questione non è di poco conto. Al centro del suo atto ispettivo, depositato ormai quasi novanta giorni fa, c’è un presunto vincolo di inedificabilità assoluta sull’area individuata per la costruzione del maxi impianto. Un dettaglio che, se confermato, metterebbe in discussione l’intero progetto.

“Violato il regolamento, compressi i diritti dei consiglieri”

L’interrogazione prevedeva una risposta scritta entro venti giorni. Ma ad oggi, nemmeno un rigo dal Campidoglio. Nemmeno dopo un sollecito formale, anche questo rimasto senza riscontro.

Oltre alla grave omissione che sostanzia una palese violazione del regolamento del Consiglio Comunalescrive Raggi nella lettera indirizzata al prefettosiamo davanti a una illegittima e grave compressione dei diritti dei consiglieri”. Il riferimento è chiaro: l’assenza di risposta da parte dell’Amministrazione comunale non è solo un problema politico, ma istituzionale.

L’appello al prefetto: “Tuteli le prerogative dei consiglieri”

Ed è proprio per questo che l’ex sindaca ha deciso di alzare il livello dello scontro istituzionale. Nella sua lettera, chiede al prefetto di intervenire presso il Comune, affinché venga finalmente rispettato l’obbligo di risposta agli atti di sindacato ispettivo.

Si solleciti e si richieda il rispetto dei diritti di tutti i consiglieri comunali – scrive ancora Raggi – e si sensibilizzino gli organi preposti a fornire risposte in tempi congrui, nel rispetto delle funzioni di controllo e trasparenza”.

Santa Palomba: un progetto, molte ombre

Intorno al futuro termovalorizzatore di Roma, che secondo i piani dovrebbe sorgere nella zona di Santa Palomba, il dibattito è acceso da mesi.

La posta in gioco è altissima: la realizzazione dell’impianto è stata indicata come strategica dal Governo e dalla Regione Lazio per risolvere il cronico problema dei rifiuti della Capitale. Ma su di essa pendono dubbi ambientali, vincoli urbanistici e resistenze politiche.

La palla, ora, passa al prefetto. In attesa che dal Campidoglio arrivi finalmente una risposta.

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