Tennis, Sinner soffre e vince con Rune: è ai quarti a Melbourne. Impresa Sonego
Jannik Sinner conquista i quarti di finale nel primo Slam dell’anno (da detentore del titolo) a spese di Holger Rune in una partita in cui si è visto di tutto: capovolgimenti di fronte nel punteggio, malesseri dei giocatori con fisioterapisti in azione, la rete del campo “disarcionata” da una prima palla di Sinner all’inizio del quarto set, con tanto di tecnici e manutentori intenti a ripararla per oltre 15 minuti.
Alla fine resta il punteggio, quel che più conta, e cioè la vittoria del numero uno del mondo contro il numero 13, la terza consecutiva con il danese, per 6-3, 3-6, 6-3, 6-2 dopo oltre tre ore di gioco. Come sempre con il bad boy, per Sinner è stata una partita sofferta (ancora brucia la semifinale persa a Montecarlo nel 2023, 7-5 al terzo). Jannik ha cominciato in realtà con grande autorevolezza: il primo set, infatti, è durato appena 32 minuti, è bastato il break sull’1-0 per condurre in scioltezza e chiudere senza mai esporsi a rischi, sostenuto da un grande servizio (i suoi ace alla fine saranno 14, quelli di Rune 5) . Nel secondo parziale, sul 3 pari, mentre l’avversario cominciava a macinare più gioco e a sbagliare di meno, Sinner ha avuto un vistoso calo fisico – pare per un problema di stomaco – che l’ha portato ad abbassare il livello e a sbagliare colpi che normalmente gioca ad occhi chiusi. Il break a suo danno arriva sul 4-3 e fa male, perché si tratta di un doppio fallo. Alla fine del secondo set Sinner, in palese debito di ossigeno, esce dal campo, poi chiama il fisioterapista quando è avanti nel terzo parziale 3-2 (sarà fuori dal campo oltre cinque minuti). Tutto questo dopo aver salvato tre palle break sull’1 pari, un gioco drammatico durato quasi dieci minuti: lo schiaffo al volo con cui ha tenuto il servizio dopo una difesa epica ha fatto esplodere lo stadio.
A questo punto della storia, però, cominciano i rimpianti del danese, che ha avuto fretta di chiudere quel terzo set, ha inanellato errori marchiani (a fine match i gratuiti saranno 54 contro i 35 dell’altoatesino), inclusi i due doppi falli che hanno propiziato, sul 4-3, il break per l’italiano, trasformato con uno splendido rovescio incrociato. Avanti 5-3, Sinner ha giocato un game al servizio perfetto, con due ace. Rune è uscito dal campo, ma a poco è servito. Il quarto parziale, ricominciato dopo la sospensione per la rete del campo rotta, ha riacquistato le caratteristiche del primo, con il danese ormai in disarmo e Sinner cui riusciva tutto facile.
Nell’intervista di fine partita, il numero uno del mondo ha riconosciuto che è stato “un match molto duro”, che ha cercato “di rimanere concentrato sui miei turni di battuta” e che la mattina era cominciata in modo strano, tanto da aver rinunciato ad allenarsi. Ma non è finita: Lorenzo Sonego, impegnato negli ottavi in contemporanea a Sinner, ha fatto l’impresa conquistando a sua volta i quarti contro Learner Tien, piombato qui dalle qualificazioni e responsabile dell’uscita dal torneo di Medvedev. Lorenzo ha trionfato 6-3, 6-2, 3-6, 6-1, è la prima volta nella sua carriera che centra questo traguardo.
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