Trentino Alto Adige/Suedtirol

Tende e baracche, almeno dieci bivacchi sul fiume  – Bolzano



BOLZANO. Natale sulle sponde dell’Isarco. È la condizione di vita di un folto gruppo di senzatetto. Sono una decina gli insediamenti realizzati da clochard lungo le due sponde del fiume tra Ponte Loreto e Ponte Roma. Una maggiore concentrazione di capanni è stata realizzata sulla sponda destra, a poche decine di metri da ponte Alexander Langer, sotto la pista ciclabile di via Trento. È lì che è stato allestito un piccolo “condominio”, o meglio un accampamento di almeno tre strutture, realizzate con tende, coperture di fortuna in legno e cartoni, nascosto dalla vegetazione e dal muretto della ciclabile.

Ieri, venerdì 20. l’apertura del palazzo ex Inpdap, che metterà a disposizione duecento posti per l’emergenza freddo. Ma non è detto che tutte le persone accampate decidano di rivolgersi alle strutture di accoglienza. In mezzo a cumuli di immondizia, si riconoscono spaccati di vita domestica tutt’altro che normale o comunque fuori dai canoni, come un tavolo con del pentolame, fili su cui è appeso del bucato che, probabilmente, non si asciugherà mai vista l’umidità portata dal fiume.

Le baracche sono a pochi metri dall’attuale livello dell’acqua. Una condizione che, al di là del degrado sociale e ambientale, mette a grave rischio gli stessi occupanti della tendopoli in caso di improvviso innalzamento del livello del fiume. Motivo per cui regolarmente gli accampamenti vengono sgomberati dalla polizia municipale. Stesso pericolo e stesse condizioni per gli altri insediamenti sparsi sulle sponde del fiume ben visibili adesso che la vegetazione ha perso vigore.

 




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