tempo fino al 31 dicembre 2025 per adeguarsi
A Roma cambiano le regole per l’occupazione di suolo pubblico da parte di bar, ristoranti e locali. Dopo le norme emergenziali della pandemia, arriva un nuovo regolamento comunale che entrerà pienamente in vigore dal 1° gennaio 2026, dando agli esercenti tempo fino al 31 dicembre 2025 per adeguarsi.
La città suddivisa in tre zone
La novità principale è la suddivisione di Roma in tre aree:
Sito Unesco: aree di maggior pregio storico e monumentale
Città Storica
Suburbio (resto del territorio urbano)
L’area pubblica occupabile varia in base alla superficie interna del locale e alla zona di appartenenza.
Le regole per ciascuna zona:
Sito Unesco: si può occupare fino a un terzo della superficie interna. Niente pedane in aree di maggior pregio; in altre zone sono ammesse pedane fino a due stalli auto.
Città Storica: fino a un terzo in generale, due terzi nelle aree pedonali, con pedane massime da tre stalli auto.
Suburbio:
Dentro la fascia verde: fino al 100% di occupazione su marciapiede o pedana da tre stalli auto
Fuori dalla fascia verde: spazio fino al 125% della superficie interna.
Le pedane potranno essere usate solo dove non è possibile occupare il marciapiede, dovranno essere perimetrate e rispettare rigorosamente l’area autorizzata.
Arredi uniformi e approvati
Il regolamento impone anche nuovi criteri per arredi e materiali utilizzati nei dehors. Per preservare il decoro urbano, soprattutto vicino ai monumenti, si raccomanda l’uso di elementi scelti dal catalogo della Sovrintendenza Capitolina, evitando progetti improvvisati e di bassa qualità. Chi opterà per soluzioni esterne dovrà sottoporre un progetto al municipio di riferimento.
Campagna informativa: “Non è solo un tavolino”
Per guidare gli esercenti nel cambiamento, il Comune ha lanciato una campagna informativa dal titolo: “Non è solo un tavolino. È un pezzo di città”.
“Ogni dehors non è solo uno spazio commerciale, ma un frammento di bellezza condivisa”, ha dichiarato Monica Lucarelli, assessora alle Attività produttive. “Vogliamo trasformare l’occupazione di suolo pubblico in uno strumento di valorizzazione urbana.”
La campagna prevede affissioni, spot nelle metro, social media, brochure nei locali e materiali scaricabili dal sito del Comune. L’obiettivo: chiarezza, trasparenza e coinvolgimento di tutte le attività commerciali.
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