Puglia

Telecamere al setaccio dopo denuncia del 20enne a Santo Spirito

È ancora tutta da confermare la dinamica dell’aggressione subita da un 20enne di origini sudanesi, recuperato alle 2 del mattino in stato di ipotermia sui frangiflutti del molo di Santo Spirito, poco lontano dal porto. Gli investigatori stanno ascoltando il giovane, che avrebbe fornito almeno quattro diverse versioni dei fatti, sulle quali al momento la polizia non trova riscontri. Per ricostruire quanto accaduto la scorsa notte, potrebbero essere decisive le immagini di videosorveglianza, ma dai primi elementi raccolti nei fotogrammi non ci sarebbe alcuna traccia di altre persone, anche se qualche altro dettaglio potrebbe emergere dalle altre registrazioni al vaglio degli inquirenti.

A soccorrere il ragazzo è stato un pescatore che ha allertato il 112, dopo avere sentito flebili urla. A tirarlo fuori dagli scogli, invece, ci hanno pensato i Vigili del fuoco, mentre il personale del 118 lo ha stabilizzato e portato in ospedale perché ferito e in stato di ipotermia. Lì il giovane avrebbe raccontato di essere stato vittima di violenze da parte di un gruppo di persone e di aver anche subito abusi sessuali, ipotesi quest’ultima al momento esclusa, anche perché il giovane in ospedale ha rifiutato di sottoporsi agli accertamenti clinici per confermare le violenze. Il 20enne, in Italia da poco più di due anni e in possesso di un regolare permesso di soggiorno, avrebbe fornito diverse versioni dell’aggressione. Picchiato e lasciato tramortito sugli scogli: quanti erano non ha saputo dirlo. Neppure se si trattasse di ragazzini o adulti. La sua ricostruzione è apparsa lacunosa, a tratti imprecisa, conferma anche Ansa. Avrebbe prima riferito prima di essere stato avvicinato da sconosciuti mentre era in stazione a Santo Spirito. Poi, la sua versione sarebbe cambiata. Accerchiato, insultato, malmenato, legato e scaraventato sui frangiflutti. Sul suo corpo non ci sarebbero, però, evidenti segni di un pestaggio: in ospedale è rimasto poche ore, dimesso alle due del pomeriggio è rientrato in una comunità a Bari, in cui è ospitato, pare senza però raccontare nulla.




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