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“Tecnologia Ue e Usa per i suoi sottomarini”: così Putin aggirato il muro dell’Occidente

Mentre “distrae” l’Occidente in Ucraina, Mosca ha trovato il modo per farsi beffe della Nato e dei suoi alleati in un altro scacchiere strategico. Stando infatti a quanto rivelato dall’inchiesta Russia Secrets condotta dal Washington Post e da un consorzio composto da altri siti di informazione del Vecchio Continente e del Giappone, la Federazione guidata da Vladimir Putin sta proteggendo la sua flotta di sommergibili nucleari nell’Artico grazie ad un sistema di sorveglianza sottomarina costruito ricorrendo ad apparecchiature ad alta tecnologia acquistate da aziende degli Stati Uniti e dell’Unione europea.

Il quotidiano Usa cita documenti finanziari e giudiziari e funzionari della sicurezza occidentali secondo i quali il Cremlino avrebbe mascherato il suo ruolo nelle transazioni attraverso società di comodo. Agendo in maniera clandestina, Mosca sarebbe dunque riuscita ad ottenere sistemi sonar sensibili, un drone sottomarino capace di operare fino a 3mila metri di profondità, antenne sottomarine all’avanguardia ed una flotta di navi che svolgevano compiti di installazione per l’esercito russo spacciandosi per navi commerciali o da ricerca.

Il progetto segreto del Cremlino, noto come “Harmony”, si è sviluppato per circa una decina di anni sino ad almeno l’autunno del 2024. La rete di sorveglianza invisibile, eretta nel Mare di Barents ed in altre acque gelide solcate dai sottomarini russi, si basa su una costellazione di sensori dei fondali in grado di rilevare i sottomarini americani che entrano nei “bastioni” navali di Mosca, interrompendo i tentativi dei Paesi occidentali di tracciare o, in caso di conflitto, di distruggere i sottomarini russi. In tale catastrofico scenario, spiegano gli esperti, la Federazione potrebbe così lanciare un attacco nucleare anche se i silos missilistici sul suo territorio dovessero essere “disattivati”.

Al centro della rete di approvvigionamento di “Harmony” c’è la società Mostrello Commercial Ltd, con sede a Cipro, che fungeva da copertura per gli apparati militari russi e che acquistava attrezzature sensibili per decine di milioni di dollari. Magheggi che sarebbero venuti allo scoperto nel corso di un processo svoltosi in Germania a carico di un cittafino russo condannato per aver coordinato gli acquisti per la società cipriota violando le leggi commerciali tedesche. Le transazioni della Mostrello coinvolgono aziende di Stati Uniti, Regno Unito, Norvegia, Svezia, Italia e altri Paesi membri della Nato. I funzionari di molte di queste aziende hanno fatto sapere di non aver violato consapevolmente alcuna legge o restrizioni alle esportazioni.

Durante il processo in Germania, un funzionario della sicurezza tedesca ha testimoniato che “un servizio partner straniero” aveva lanciato l’allarme sulla rete di approvvigionamento già nel 2021 ma che la Germania ha agito solo dopo l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo.

Secondo quanto reso noto dalle autorità tedesche, la Mostrello avrebbe fatto da copertura ad un’azienda moscovita, la Upravelenie Perspektivnyh Tecknologij (Upt), la quale negli ultimi due decenni avrebbe collaborato, tra gli altri, con l’Fsb, il servizio di intelligence interno di Mosca, e con l’Svr, la sua agenzia di spionaggio all’estero.


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