Umbria

Tasse, sindacati all’attacco: «Non paghino i lavoratori. Manovra senza un confronto»


di D.B.

«Non possono essere i lavoratori a pagare il deficit». A dirlo sono Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria che sabato lanciano l’allarme sugli aumenti di Irpef, Irap e bollo auto annunciati dalla Regione e chiedono un incontro immediato con i vertici regionali per rivedere la manovra. «Abbiamo chiesto un incontro urgente affinché la Regione ritorni sui suoi passi e rimoduli questa manovra», scrivono in una nota le segreterie regionali dei sindacati.

Deficit Le organizzazioni denunciano che la crisi della sanità regionale e i tagli del governo nazionale non possono ricadere su lavoratori, pensionati e fasce medio-basse della popolazione. «A ripagare questo deficit di 90 milioni di euro non possono essere i lavoratori, i pensionati e i cittadini delle fasce medio-basse, che già devono fare i conti con stipendi molto al di sotto della media nazionale», affermano i sindacati.

SANITÀ, PER L’UMBRIA ROSSO DA 243 MILIONI

Confronto Cgil, Cisl e Uil sottolineano anche la mancanza di un confronto preventivo sulla manovra, nonostante i precedenti impegni della Giunta regionale. «Colpisce il mancato coinvolgimento preventivo da parte della Giunta regionale che aveva annunciato di aprire una nuova stagione di confronto con le parti sociali», evidenziano le sigle sindacali.

Il tavolo Per questo, ribadiscono la necessità di un tavolo di concertazione urgente, affinché le misure economiche non aggravino ulteriormente la condizione dei cittadini umbri, già colpiti da bassi salari, precarietà e caro energia. «Serve urgentemente un tavolo che possa riannodare un filo di dialogo e di confronto fondamentale per governare una regione piccola, ma complessa, come l’Umbria», concludono i sindacati.

DISAVANZO, COLETTO: «BISOGNA AUMENTARE LE TASSE»

Gli obiettivi Stando alla proposta di legge presentata dalla giunta, si prevede un gettito stimato complessivo di 116,5 milioni di euro annui. Soldi che saranno usati per finanziare servizi essenziali come la sanità ma anche i trasporti, il diritto allo studio, la lotta alla povertà, lo sviluppo economico e così via; nelle prossime settimane una variazione di bilancio ad hoc ripartirà il gettito aggiuntivo tra queste diverse voci.

Irpef Per quanto riguarda l’Irpef, dal 2025 ci sarà un aumento per i redditi superiori ai 15mila euro. Il nuovo schema mantiene quattro scaglioni, ma con una progressione più marcata: resterà invariata a zero per i redditi fino a 15mila euro, mentre salirà all’1,95 per cento per quelli tra 15mila e 28mila euro, al 2,05 per cento per quelli tra 28mila e 50mila euro e al 2,1 per cento per i redditi superiori. Da questa modifica la Regione prevede di incassare 90 milioni di euro all’anno, cioè la cifra che serve a sanare il deficit della sanità. Le addizionali Irpef in Umbria sono ferme dal 2012 all’1,23 per cento.

Irap e bollo Dal 2026 scatteranno invece gli aumenti sull’Irap, con una maggiorazione di 0,50 punti percentuali che porterà l’aliquota ordinaria dal 3,90 al 4,40 per cento. La misura si applicherà alla generalità delle attività produttive, mantenendo però le esenzioni e le agevolazioni già previste per alcune categorie, come il terzo settore. Il gettito aggiuntivo stimato è di 17,5 milioni di euro annui. Sempre dal 2026 verrà introdotta per la prima volta in Umbria una maggiorazione sulla tassa automobilistica. L’aumento del 10 per cento delle tariffe garantirà, secondo le stime regionali, un incasso aggiuntivo di 9 milioni di euro all’anno.

Questo contenuto è libero e gratuito per tutti ma è stato realizzato anche grazie al contributo di chi ci ha sostenuti perché crede in una informazione accurata al servizio della nostra comunità. Se puoi fai la tua parte. Sostienici

Accettiamo pagamenti tramite carta di credito o Bonifico SEPA. Per donare inserisci l’importo, clicca il bottone Dona, scegli una modalità di pagamento e completa la procedura fornendo i dati richiesti.



Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »