Sardegna

Talana partecipa alla tappa Ogliastra del festival IT.A.CÀ con le sue Domus de janas, patrimonio mondiale dell’UNESCO

L’iscrizione delle Domus de janas nel patrimonio mondiale dell’UNESCO, avvenuta a Parigi in occasione della 47ª assemblea del Patrimonio mondiale, non solo rappresenta un riconoscimento storico per la Sardegna e per la sua civiltà plurimillenaria ma celebra uno dei simboli più preziosi della preistoria isolana.

Seguendo questo importante percorso di valorizzazione, culminato nel prestigioso riconoscimento Talana diventa protagonista della giornata conclusiva della Tappa Ogliastra di IT.A.CÀ Migranti e Viaggiatori – Festival del Turismo Responsabile, evento nazionale che giunge alla sua XVII edizione e si svolge su 11 Regioni per 20 Tappe totali.

La giornata finale della Tappa Ogliastra si svolgerà domenica 21 settembre, con un’esperienza immersiva tra archeologia, natura e identità. Durante la giornata, che si snoderà tra le radici della storia isolana, le guide Martino Loi e Rinaldo Deina, accompagneranno i visitatori alla scoperta dei luoghi più suggestivi della cultura prenuragica e nuragica: la Necropoli Domus de Janas di Silla Caccari, la Tomba dei Giganti di Su Nercone e il Villaggio nuragico di Bau ’e Tanca.

La Tappa Ogliastra di IT.A.CÀ, con questa escursione, intende approfondire il profondo legame tra il territorio, la storia della Sardegna e la straordinaria importanza culturale di questi siti, veri gioielli incastonati nel paesaggio ogliastrino. La giornata promuove un turismo lento, consapevole e sostenibile, capace di valorizzare il territorio attraverso i cammini, la memoria e la voce delle comunità locali.

Sarà anche l’occasione per far conoscere, nel pomeriggio, l’antichissimo gioco de sa murra riconosciuto nel 2023 dall’UNESCO come Patrimonio Immateriale dell’Umanità.

L’appuntamento rientra nel programma della Tappa Ogliastra di IT.A.Cà , il cui tema è 2025 è Custodire il futuro, che torna dal 13 al 21 settembre 2025 con una settimana volta a riscoprire il valore dei saperi antichi, delle comunità resilienti e di un turismo che rispetta e protegge la terra


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