Taglio di 11 milioni agli stipendi della sanità, l’attacco dei sindacati: “Scaricato sui lavoratori”
Circa 11 milioni di euro in meno sul salario accessorio del personale sanitario, tecnico e amministrativo delle quattro Asl abruzzesi. È quanto denunciano i sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, che parlano di una decurtazione pesantissima, scaricata ancora una volta sui lavoratori per coprire il disavanzo della sanità regionale.
Secondo quanto riferito dalle organizzazioni sindacali, la riduzione colpirà voci come la produttività, con decurtazioni che variano dal 60 all’80 per cento a seconda delle aziende. «Mentre il presidente Marsilio si ritira nella sua fortezza insieme alla maggioranza – scrivono in una nota Luca Fusari, segretario generale Fp Cgil Abruzzo Molise, e Marco Di Marco, coordinatore regionale sanità pubblica – gli operatori sanitari affronteranno un’estate segnata da questa decisione, senza alcuna comunicazione preventiva alle organizzazioni sindacali».
I sindacati avevano chiesto un incontro già il 15 maggio scorso a presidente, assessore e direttore del dipartimento Sanità per comprendere la portata del taglio e le eventuali possibilità di intervento, così da poter almeno avvisare i lavoratori. Il 3 giugno avevano poi sollecitato un’audizione alla quinta commissione consiliare. In entrambi i casi, riferiscono, non è arrivata alcuna risposta. «Un atteggiamento inaccettabile – sottolineano – che dimostra come si stia raschiando il fondo del barile per coprire un buco di bilancio di 113 milioni, senza sapere cosa altro inventarsi».
Restano inoltre sconosciuti i piani per fronteggiare il taglio ulteriore del 2 per cento alla spesa sanitaria previsto per il 2024. «Sappiamo bene – aggiungono – cosa significhi per una lavoratrice o un lavoratore pensare di ricevere una produttività di mille euro e ritrovarsi con 400 o addirittura 100 in busta paga. Questo colpisce non solo economicamente, ma umilia anche la dignità delle persone».
Fp Cgil annuncia che continuerà a opporsi a misure di questo tipo, «che gravano sulla pelle di chi si prende cura ogni giorno dei cittadini», e si dice pronta a mettere in campo ogni azione possibile per restituire dignità a questi lavoratori.
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