Tagli alle figure sanitarie, la Uil Fpl di Chieti chiede un intervento netto
Continua la protesta dei sindacati contro i tagli al personale della Asl Lanciano Vasto Chieti. “Tagli indiscriminati che vanno a gravare sulla pelle di operatori e pazienti” così la Uil Fpl di Chieti contestando con fermezza l’operato della direzione strategica della Asl “in merito alle discutibili soluzioni adottate per il presunto risanamento del bilancio di previsione per l’anno 2025”.
Per il sindacato, la recente decisione di tagliare contemporaneamente il personale addetto al facchinaggio e di non rinnovare 35 contratti di operatori sociosanitari nel pieno del periodo estivo, rappresenta “un atto gravissimo, privo di qualsiasi valutazione degli effetti concreti sull’organizzazione dei servizi e sulla salute degli operatori”.
“È inaccettabile che in piena estate, quando i turni sono già al limite per via delle ferie, si proceda a ridurre personale e servizi come se si trattasse di semplici voci di spesa da eliminare. Se è vero che tali scelte comporteranno un risparmio economico nell’immediato – evidenzia la Uil – è altrettanto evidente che esse determineranno effetti negativi di ampia portata: ferie negate o ridotte al personale in servizio; straordinari imposti; carichi di lavoro insostenibili; demansionamenti mascherati, con infermieri e oss obbligati a svolgere mansioni proprie del facchinaggio; riduzione della qualità assistenziale, con pazienti trascurati e igiene personale rimandata a orari improponibili; rischi sanitari e operativi aumentati, con promiscuità di mansioni che possono generare infezioni e infortuni. Servizi delicatissimi, come la dialisi o i presidi esterni agli ospedali di Chieti e Lanciano, oggi dipenderanno solo da personale sanitario caricato di compiti logistici e movimentazione pesante, spesso anche all’esterno, sotto pioggia, neve o sole, senza nemmeno le dotazioni adeguate”.
Dalla Uil Fpl arriva con fermezza la condanna all’immobilismo della Regione Abruzzo davanti a queste problematiche chiedendo invece “un intervento immediato e netto, che escluda in modo categorico la possibilità per la Asl di operare tagli sulle figure sanitarie più esposte all’assistenza diretta e indiretta. In caso contrario, il sindacato si riserva di attivare ogni azione utile presso tutte le sedi competenti, compresi esposti, ricorsi legali e iniziative pubbliche, per impedire lo smantellamento silenzioso dei servizi e tutelare la dignità dei lavoratori e la sicurezza dei pazienti”.
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