Trentino Alto Adige/Suedtirol

Svizzera, via alla caccia preventiva del lupo: coinvolti oltre 30 branchi – Cronaca



TRENTO. Da oggi e fino al 31 gennaio 2026 i Cantoni che hanno ricevuto l’autorizzazione federale potranno procedere con la regolazione preventiva dei lupi. Lo ha comunicato l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM).

Le domande inoltrate riguardano oltre trenta branchi, con richieste provenienti da Ticino, Grigioni, Vallese, Vaud, Svitto e San Gallo. In tre casi (uno nel Vaud e due nel Vallese) si chiede l’abbattimento completo dei branchi, mentre nella maggior parte si prevede l’eliminazione di circa due terzi dei cuccioli nati nel 2025.

Al momento sono già state approvate le domande di:

  • Ticino (branchi Madom e Bedretto),

  • Grigioni (Calderas, Muchetta, Jatzhorn, Älpetli, Seta e Stagias),

  • Vaud e Svitto.

Restano in sospeso altre richieste per Grigioni (tra cui Oberengadin, Valgronda, Moesola, Lenzerhorn, Forcola, Unterengadin, Brusio e altre valli), San Gallo, Ticino (Onsernone, Val Colla, Gridone e Lepontino) e Vallese, rinviate in attesa della conferma della riproduzione dei branchi.

In Ticino la novità assume un rilievo particolare: saranno 430 i cacciatori formati e abilitati a collaborare, di cui 300 addestrati lo scorso anno e 130 quest’anno. I requisiti per partecipare sono stringenti: almeno cinque anni di licenza attiva e nessuna sospensione negli ultimi dieci. “Quest’anno la collaborazione durerà per tutto il periodo venatorio, non solo nella parte finale come nel 2024”, ha spiegato Tiziano Putelli, capo dell’Ufficio caccia e pesca.

La regolazione ticinese riguarda i branchi Bedretto, Madom e Carvina, per il quale è prevista addirittura la rimozione totale. Un passaggio che, secondo Davide Corti, presidente della Federazione dei cacciatori ticinesi, richiederà molta cautela: “I nostri cacciatori non sono abituati a incontrare i lupi, quindi sarà essenziale rispettare le regole di ingaggio.”




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