Sviluppo sociale ed economico di qualità: ecco tutti i successi del 14° Piano quinquennale della Cina
La Cina ha rivendicato il successo del suo 14° Piano quinquennale (2021-2025) entrato nell’ultimo anno d’applicazione. Nel corso di una conferenza stampa, il Consiglio di Stato, ovvero l’esecutivo cinese, ha spiegato che la Repubblica Popolare Cinese ha conseguito uno sviluppo socio-economico “di alta qualità”. Zheng Shanjie, capo della Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme (NDRC), ha dichiarato di prevedere che l’incremento economico quinquennale del Paese supererà i 35 trilioni di yuan (4,89 trilioni di dollari) durante il periodo coperto dal Piano 21-25.
Gli eccellenti risultati rivendicati dalla Cina
Nei primi quattro anni del periodo preso in esame dal Piano 21-25, la Cina è cresciuta a un tasso medio annuo del 5,5%. Nonostante non siano mancate le sfide – come la pandemia e le pressioni commerciali – questo traguardo rappresenta un risultato senza precedenti per un’economia così grande. Zheng ha quindi affermato che la spesa totale del Paese in ricerca e sviluppo è aumentata di quasi il 50%, ovvero di 1,2 trilioni di yuan, dal 2020 al 2024, e che il numero di imprese private registrate ha superato le 58 milioni di unità alla fine di maggio 2025 (il 40% in più rispetto al 2020).
Dal punto di vista sociale, la popolazione cinese ha registrato miglioramenti tangibili nell’istruzione, nell’assistenza sanitaria, nella previdenza sociale e nei trasporti. Oltre il 95% dei cittadini cinesi è ora coperto da sistemi sanitari e pensionistici di base, mentre l’accesso a servizi pubblici di qualità è notevolmente incrementato. Allo stesso tempo la copertura ferroviaria ad alta velocità è aumentata di oltre 10.000 chilometri consentendo una mobilità e una logistica più efficienti. “Lo sviluppo deve essere a vantaggio della popolazione. Ogni cifra e ogni cambiamento riflettono il progresso tangibile nel miglioramento del benessere del popolo cinese“, ha dichiarato lo stesso Zheng.
Uno sviluppo di qualità (non solo economico)
Tra gli altri risultati evidenziati troviamo l’ampliamento dell’accesso al mercato cinese e il conseguente aumento delle registrazioni delle imprese private (+ 40% rispetto al 2020). Sottolineando poi il crescente impegno della Cina verso uno sviluppo verde, Zheng ha osservato che la copertura forestale supera ora il 25%, e che rappresenta un quarto del nuovo rinverdimento mondiale dal 2020. L’energia pulita pesa per oltre un terzo del consumo nazionale di elettricità, mentre fiumi importanti come lo Yangtze e il Fiume Giallo soddisfano gli standard di qualità delle acque di Classe II. “Il verde sta diventando il colore distintivo dello sviluppo di alta qualità in Cina“, ha proseguito Zheng.
Dalla sicurezza alimentare alla resilienza energetica e manifatturiera, la Cina ha consolidato le sue basi strategiche. Non solo: oltre 1 miliardo di mu (circa 67 milioni di ettari) di terreni agricoli di alta qualità sono stati costruiti o riqualificati. Nel Paese è poi operativo il più grande sistema di energia pulita del mondo. Il consumo energetico della Cina per unità di pil è diminuito dell’11,6% nei primi quattro anni del 14° Piano Quinquennale. “Questa riduzione equivale a tagliare 1,1 miliardi di tonnellate di emissioni di anidride carbonica, quasi il 50% delle emissioni totali di carbonio dell’Unione Europea nel 2024“, ha specificato Zheng.
Dal canto suo Yuan Da, segretario generale della NDRC, ha sottolineato la centralità della domanda interna nel percorso di sviluppo della Cina nei prossimi cinque anni. “La Cina vanta un mercato interno di grandi dimensioni con un enorme potenziale di crescita. La domanda interna è sempre stata il principale motore e stabilizzatore dell’economia cinese“, ha affermato Yuan.
Nonostante le incertezze globali e gli shock esterni degli ultimi quattro anni, l’economia cinese ha mantenuto un tasso di crescita medio annuo del 5,5% dal 2021 al 2024, con la domanda interna che ha contribuito in media per l’86,4% alla crescita economica
complessiva. Durante il periodo in questione, i consumi hanno contribuito in media al 56,2% della crescita economica della Cina, con un aumento di 8,6 punti percentuali rispetto al periodo del 13° piano quinquennale (2016-2020).
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