Sviluppo e Territorio resta senza direttivo: dimissioni in blocco, tutto rimandato all’assemblea dell’8 luglio
PORDENONE – L’associazione Sviluppo e Territorio resta senza consiglio direttivo. Alla seduta convocata ieri per approvare la convenzione con il Comune per Capitale italiana della Cultura 2027, non si è raggiunto il numero legale. Presenti solo sei componenti, il presidente Alberto Marchiori, e i consiglieri Renato Pujatti (Confindustria), Marco Bagnariol (Confcooperative), Alberto Grassetti (banche), Ugo Dozzo (in rappresentanza del Comune di Sacile) e Giovanni Lessio (teatro Verdi). Assenti invece il vicepresidente Walter Furlan e i consiglieri Federico Ingargiola, Andrea Maestrello, Giovanni Cucci e Emanuele Loperfido, oltre all’amministratore unico di Gsm Antonio Consorti, impegnato fuori sede.
A sorpresa, i presenti hanno deciso di dimettersi in blocco, come proposto dal consigliere Renato Pujatti, lasciando all’assemblea dei soci – convocata per l’8 luglio – il compito di ridefinire il futuro dell’associazione e nominare un nuovo presidente.
Il Comune ha già individuato un nuovo nome per sostituire il consigliere Emanuele Loperfido: sarà Flavia Leonarduzzi, già coinvolta nella cabina di regia per Capitale della Cultura.
Marchiori, che non parteciperà alla prossima assemblea, ha salutato con un bilancio positivo i suoi 16 anni alla guida: «Lascio una struttura che ho creato 16 anni fa – sottolinea – e che ha lavorato per valorizzare i centri urbani, attrarre fondi europei e promuovere il territorio». «Abbiamo portato milioni di euro alle imprese del territorio e collaborato con tanti Comuni. Ora tocca ad altri. Spero solo che non si rovini il giocattolo».
L’assemblea dell’8 luglio sarà dunque decisiva: non solo dovrà nominare un nuovo presidente, ma ridefinire anche le strategie dell’associazione in un momento cruciale, con la candidatura di Pordenone Capitale italiana della Cultura 2027 in pieno corso.