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“Sviluppano un drone kamikaze”: cosa sappiamo del super progetto anti Cina


"Sviluppano un drone kamikaze": cosa sappiamo del super progetto anti Cina

Progettare e testare un nuovo drone kamikaze sottomarino: è questa l’ultima mossa di Taiwan per rafforzare le proprie difese navali e rispondere alle crescenti pressioni militari della Cina. L’arma, sviluppata con il nome in codice Kuai Chi Project dal National Chung-Shan Institute of Science and Technology (NCSIST), il principale produttore di armi dell’isola, è ancora avvolta nel mistero. Fonti non confermate hanno riferito che dovrebbe essere sottoposta a valutazioni della capacità di combattimento entro la fine del mese, per poi affrontare gli ulteriori test previsti per la fine dell’anno. Ma che cosa sappiamo del progetto?

Il nuovo drone kamikaze sottomarino di Taiwan

Se tutto andrà secondo i piani il drone procederà ai test di combattimento durante un’esercitazione missilistica di precisione nel sud di Taiwan questo agosto“, ha spiegato una fonte militare anonima al quotidiano South China Morning Post. Dal canto suo il ministero della Difesa di Taipei ha stanziato oltre 800 milioni di dollari taiwanesi (circa 25 milioni di dollari) per completare il progetto, affidando a NCSIST la gestione del suo sviluppo. La Lungteh Shipbuilding Company si è aggiudicata il contratto lo scorso anno per la costruzione di tre navi di superficie d’attacco senza equipaggio (USV) e di un’imbarcazione bersaglio. L’NCSIST punta adesso a completare tutti i test richiesti entro la fine dell’anno, con l’inizio della produzione di massa previsto per il 2026.

Secondo il piano attuale l’esercito intende acquisire più di 200 di queste imbarcazioni per supportare le operazioni di assalto costiero“, ha aggiunto la fonte. I documenti di fornitura indicano che l’USV avrà una lunghezza inferiore a 10 metri, un dislocamento inferiore a quattro tonnellate a pieno carico e un pescaggio inferiore a 0,5 metri. La nave da lavoro bersaglio avrà una lunghezza inferiore a 17 metri, un dislocamento compreso tra 19 e 20 tonnellate e un pescaggio inferiore a 0,75 metri. Ogni nave d’attacco sarà dotata di un sistema di puntamento e guida basato sull’intelligenza artificiale, in grado di agganciare e colpire autonomamente le navi nemiche dopo l’assegnazione del bersaglio.

Il progetto Kuai Chi

Gittata, precisione, mobilità, capacità di pilotaggio senza pilota e integrazione dell’intelligenza artificiale sono gli elementi chiave della strategia di difesa asimmetrica di Taiwan, e la costruzione di 200 unità è solo l’inizio“, ha quindi concluso la fonte. Parallelamente al progetto Kuai Chi, il NCSIST ospiterà anche un evento dimostrativo di due giorni, il 17 e 18 giugno, al largo di Suao, nella contea nord-orientale di Yilan, durante il quale saranno presentate dimostrazioni statiche e dal vivo di USV. L’obiettivo? Presentare piattaforme marittime senza pilota adatte a una varietà di missioni, tra cui attacco, pattugliamento, ricerca e soccorso, monitoraggio ambientale e logistica, secondo quanto dichiarato dal Ministero della Difesa.

La Cina ha intanto inviato nello Stretto di Taiwan tre aerei militari e undici navi nelle ultime 24 ore. Il ministero della Difesa di Taipei ha fatto sapere che un solo velivolo si è introdotto nella Zona d’identificazione della difesa aerea (Adiz) dell’isola.

In risposta, le forze armate taiwanesi hanno dispiegato navi, aerei e i loro sistemi di difesa missilistica. Dall’inizio del mese, la Cina – che rivendica Taiwan come “parte inalienabile” del territorio – ha inviato nello Stretto nove aerei e 19 navi.


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