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Svelata la giuria del Festival di Cannes 2025

Una giuria di alto livello per il Festival di Cannes 2025. Lunedì, a poche settimane dall’apertura della 78ª edizione, gli organizzatori hanno svelato la composizione della giuria che circonderà la presidente Juliette Binoche dal 13 al 24 maggio: Halle Berry, Payal Kapadia, Alba Rohrwacher, Leïla Slimani, Dieudo Hamadi, Hong Sangsoo, Carlos Reygadas e Jeremy Strong avranno il difficile compito di giudicare i 21 film in concorso quest’anno.

Attrice hollywoodiana per eccellenza, nel 2022 Halle Berry è diventata la prima afroamericana a vincere l’Oscar come miglior attrice per la sua interpretazione in Monster’s Ball – All’ombra dell’odio diretto da Marc Forster. Oltre a questo ruolo importante, è stata a turno Bond Girl (in La morte può attendere, l’ultimo film della saga con Pierce Brosnan), membro della squadra degli X-Men (nel ruolo di Tempesta) e anche Catwoman (nel 2004). Oggi può aggiungere al suo arco anche le frecce di regista (Bruised – Lottare per vivere, 2020) e produttrice. Halle Berry ha calcato il red carpet in due occasioni: per presentare X-Men: Conflitto finale, nel 2006; e per un motivo più sorprendente nel 2024, quando è stata dei tedofori della fiamma olimpica sulla scalinata del Palais, in occasione del Festival internazionale della Creatività Cannes Lions.

Anche Payal Kapadia ha calcato il tappeto rosso di Cannes nel 2024: la regista indiana è tornata a casa dalla 77ª edizione del Festival con il Gran Prix della Giuria per All We imagine as light, opera successivamente candidata ai Golden Globe e ai BAFTA – ma non agli Oscar, in quanto la Francia le ha preferito Emilia Pérez e l’indiano Laapataa Ladies. Non era il suo esordio assoluto a Cannes: il suo primo cortometraggio, Afternoon Clouds, era stato selezionato per la Cinéfondation nel 2017 e Toute une nuit sans savoir, il suo primo lungometraggio, aveva ottenuto l’Œil d’or alla Quinzaine des Réalisateurs nel 2021.

Altro volto familiare della Croisette presente nella giuria è Alba Rohrwacher. L’attrice italiana ha lavorato davanti alla macchina da presa di alcuni dei più grandi registi del suo Paese (Marco Bellocchio, Luca Guadagnino, Matteo Garrone, Nanni Moretti), ma anche di sua sorella, la brillante regista Alice Rohrwacher, con la quale è stata a Cannes tre volte per Le Meraviglie e Lazzaro felice, premiati rispettivamente con il Grand Prix nel 2014 e il premio per la sceneggiatura (ex-aequo) nel 2018 e La Chimera, nel 2023. Nello stesso anno, l’attrice, già premiata alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2014, ha recitato al fianco di Guillaume Canet in Hors saison di Stéphane Brizé.

La letteratura sarà degnamente rappresentata da Leïla Slimani. L’autrice franco-marocchina, vincitrice del Prix Goncourt 2016 per Ninna nanna (Chanson douce), adattato per il grande schermo tre anni dopo con Karin Viard e Leïla Bekhti, ha messo a frutto il suo talento in diversi progetti, tra cui l’anno scorso la co-sceneggiatura, insieme a Thomas Jolly, della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Parigi.

Dieudo Hamadi, regista, documentarista e produttore congolese, aveva già partecipato al concorso ufficiale con En route pour le milliard, nel 2020. La sua presenza a Cannes 2025 segnerà una pausa nelle riprese del suo prossimo lungometraggio, La vie est un chemin de fer, e della serie Milimo, les âmes errantes de Kinshasa, che produce e dirige per Canal+.

Il cinema asiatico sarà rappresentato in questa giuria dal regista e sceneggiatore Hong Sangsoo, anche lui un habitué del Festival di Cannes, essendo stato selezionato per il concorso ufficiale in quattro occasioni (La Femme est l’avenir de l’homme nel 2004, Conte de cinéma nel 2005, In Another Country nel 2012 e The Day After nel 2017) e nella sezione Un certain regard (The Power of the Kangwon Province nel 1998, Virgin Stripped Bare by Her Bachelors nel 2000, Hahaha nel 2010 e The Day He Arrives nel 2011).


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