Superlega, per la Sir Susa Vim Perugia un 2024 da dieci a lode
I tifosi della Sir Susa Vim Perugia, almeno una parte di essi, saranno sicuramente dispiaciuti per l’anno solare che si è chiuso giusto due giorni fa.
Già, perchè si può dire che il 2024 sia stato l’anno dei Block Devils. Per una semplice ragione: quella di aver vinto tutte le competizioni a cui ha partecipato, cosa molto difficile e complicata nella pallavolo moderna, in cui i ritmi sono veramente molto più elevati rispetto a qualche anno fa.
La prima tappa è la Coppa Italia, conquistata a Bologna nel weekend 27-28 gennaio. E non è stato facile dato che i bianconeri hanno dovuto affrontare formazioni di tutto rispetto ed agguerrite malgrado storiche piazze come Civitanova, Modena e Piacenza non ce l’abbiano fatta a staccare il biglietto per la due giorni finale. La semifinale con Milano è stata ricca di colpi di scena, vinta al tie break; l’ultimo atto contro Monza, altra grande sorpresa, conquistato in quattro set, si è rivelato anch’esso molto combattuto. Ad avere la meglio è stata non soltanto la squadra più forte tecnicamente, ma quella che si è dimostrata tale nei momenti difficili. Che nella rassegna dell’Unipol Arena non sono mancati.
Il secondo traguardo è quello più prestigioso, il secondo scudetto, giunto a sei anni di distanza dal primo. Il secondo posto in regular season, ottenuto alle spalle di Trento, aveva fatto gridare vendetta, ma ancora una volta questo gruppo ha saputo superarsi, arrivando fino in fondo. Certo, il “regalo” di Monza, che ha fatto fuori in semifinale coloro i quali sarebbero poi diventati di lì a poco campioni d’Europa, ha dato ulteriore impulso ai Block Devils, che hanno riportato il tricolore a Perugia al termine di quattro gare. Quella del 28 aprile sarà una giornata che nessuno dimenticherà mai e si è potuta vivere grazie alla compattezza (aspetto primario da mettere in evidenza) e alla professionalità di giocatori al passo di addio, su tutti Wilfredo Leon, che con la sue qualità tecniche e morali è riuscito a lasciare un segno indelebile malgrado una stagione piena di problemi sul piano fisico.
Dopo l’estate si cambia. Annata nuova, Sir nuova. Anche se solo in parte. Via Leon e Flavio, arrivano Ishikawa e Loser, che si inseriscono al meglio in un collettivo già rodato. E non si smette di vincere. Il 22 settembre arriva anche la Supercoppa. E anche qui il batticuore non manca. Dopo un 3-1 abbastanza convincente in semifinale con Piacenza arriva un 3-2 contro Trento dopo essere stati costretti sempre a rincorrere. Non senza però aver messo in luce ancora una volta la prerogativa fondamentale: quella di non mollare mai.
Che non dovrà mancare in un 2025 che promette benissimo: c’è da difendere il primato in regular season, riconquistare nuovamente la coccarda tricolore e lo scudetto, non prima di aver cullato il sogno Champions. L’unico trofeo di spessore che ancora manca alla bacheca di Pian di Massiano. Ma sembra stavolta essere davvero l’anno giusto, facendo naturalmente i debiti scongiuri.
Anche il PalaBarton fa il pieno
Il 2024 non è stato soltanto l’anno dei successi sul campo, ma anche di quelli sugli spalti. La squadra bianconera ad oggi risulta essere quella più seguita in assoluto.
Si calcola che nella prima metà di questo campionato gli spettatori accorsi al PalaBarton siano stati 20.703. Decisamente niente male. Segno che questa società sta lavorando in modo impeccabile e naturalmente non ha intenzione di fermarsi.
Voto finale? Dieci e lode. E non potrebbe essere altrimenti per quella che almeno fino a questo momento sta dimostrando di essere una macchina perfetta.
Source link