Toscana

superato Martino Gianni. I numeri della Giostra

Nella 147esima edizione della Giostra del Saracino, Elia Cicerchia si è regalato una notte che a un giostratore del suo calibro mancava da tempo. Prima il cinque colpito nel secondo turno di carriere che ha permesso alla Colombina di restare nella contesa, e poi il secondo centro, quello decisivo per la vittoria, nella seconda tornata di spareggi. Un trionfo pesante per Santo Spirito, che così nell’albo d’oro ha potuto portare a due le lunghezze di vantaggio sui rivali: 41 lance per i gialloblu contro le 39 di Porta Crucifera e Sant’Andrea. E pensare che, 25 giostre fa, prima che il duo Cicerchia-Scortecci debuttasse in piazza, Colcitrone guidava con 36 lance d’oro, seguita dai biancoverdi a 32 e il quartiere dei Bastioni a 27. In tredici anni la situazione è radicalmente cambiata.

Prima di concentrarci sui giostratori, è da sottolineare il fatto che la Giostra numero 147 ha consegnato al pubblico uno sviluppo di gara alla quale non si assisteva da tempo: erano ben 18 anni che mancava un’edizione con tutti e quattro i quartieri agli spareggi. L’ultima volta era capitato il 2 settembre 2007, quando Porta del Foro con Enrico Giusti e Gabriele Veneri (l’attuale maestro di campo) vinse la manifestazione dopo tre turni supplementari, colpendo sempre il centro nei tre turni di spareggi. Un successo epico stampato nella memoria di tutti i sostenitori giallocremisi, e che a oggi rimane la penultima vittoria del quartiere di San Lorentino. Nelle successive 33 giostre disputate, Porta del Foro ha conquistato la lancia d’oro solamente nell’edizione di giugno 2019.

I giostratori vincitori

Nella sua lunga esperienza sulla lizza, la Giostra di sabato 21 giugno 2025 è stata la terza in cui Elia Cicerchia è stato in grado di colpire il centro sia nel turno regolare che agli spareggi, trascinando così il suo quartiere alla vittoria. C’era già riuscito nell’edizione numero 125 (giugno 2013) e 142 (settembre 2022). Inoltre, il giostratore della Colombina nei suoi tiri di spareggio vanta uno score invidiabile: cinque volte ha colpito il centro su sei tiri totali. Peraltro, il portacolori gialloblu è sceso in lizza su Toni, dopo che il suo destriero originario, Olympia, è stato ritenuto non idoneo a correre a poche ore dalla Giostra. In sella a Toni, Cicerchia aveva disputato due giostre in precedenza, la 137ª e la 146ª, e allora non era riuscito a fare cinque. C’è da dire, però, che l’edizione 147 come la 137 ha visto il 32enne gialloblu percorrere la lizza come sesto cavaliere su otto in gara nel turno regolare, ed entrambe le volte Santo Spirito ha poi trionfato.

Cicerchia e Scortecci, con il successo di ieri, hanno così firmato il proprio nome sulla 14esima lancia d’oro in 25 partecipazioni. Una vittoria oltremodo significativa visto che vale il sorpasso sull’ex mentore e allenatore Martino Gianni, la cui carriera si è conclusa con 13 vittorie. A 14 la coppia gialloblu raggiunge Arturo Vannozzi Donato Gallorini. Davanti a loro rimane soltanto il pioniere Tripoli Torrini, vincitore della Giostra in 15 occasioni e a questo punto potenzialmente raggiungibile dalla prossima edizione di settembre. Per Scortecci è la 5ª volta che trionfa in sella a Doc.

bar-chart-race visualization

Dal punto di vista dei cinque messi a segno, Cicerchia sale a 16 centri su 31 tiri totali in carriera, superando il 50% di media. Scortecci, restando fermo a 15 (anche lui su 31 carriere complessive), viene così sopravanzato dal compagno. È grande festa anche per il capitano Niccolò Pino, al debutto in questa veste dopo aver ereditato la carica da Marco Geppetti, vincitore delle precedenti tredici lance d’oro per il quartiere gialloblu.

I quartieri sconfitti

Stavolta non è stato uno spareggio fortunato per Porta Sant’Andrea, le cui due più recenti giostre vinte (giugno 2023 e settembre 2024) erano arrivate proprio dopo i turni supplementari e in entrambi i casi, come anche ieri, da terzo quartiere in ordine di estrazione. Saverio Montini è tornato a colpire il cinque dopo tre giostre a secco (il 4° in totale su 10 tiri in Giostra, un’ottima media) ma non è stato sufficiente. Dal debutto di Tommaso Marmorini in Giostra per i biancoverdi (12 edizioni), Sant’Andrea ha vinto tre volte su cinque quando “Benzina” ha colpito il centro, mai nelle 7 volte in cui non c’è riuscito.

Passando a Porta del Foro, per il quartiere giallocremisi è stato un epilogo amaro: Francesco Rossi, dopo il cinque marcato nel primo turno di carriere (il secondo in totale per lui dopo quello di giugno 2023), allo spareggio ha avuto la chance di vincere la Giostra con un cinque o quantomeno di restare in gara con Santo Spirito e Sant’Andrea se avesse il colpito il quattro. Il tre, poi ridotto a uno per la carriera giudicata lenta, lascia grande dispiacere in un’edizione molto combattuta nella quale il quartiere di San Lorentino sembrava avere le carte in regola per poter vincere. Si allunga dunque il digiuno, che dura da 9 giostre. Merita menzione l’esordio di Matteo Vitellozzi: l’ultimo cavaliere a scendere sulla lizza nella sera della sua prima Giostra, è riuscito a tenere il suo quartiere nella contesa marcando un quattro che, considerando contesto e pressione, non era così scontato centrare.

Per Porta Crucifera, invece, sfuma ancora il primo trionfo per la coppia formata da Gabriele Innocenti Lorenzo Vanneschi, insieme nelle ultime tre edizioni. Innocenti ha aperto ieri per la prima volta una Giostra (alla sua 7ª partecipazione) e ha messo a segno il suo secondo centro in carriera; l’altro era arrivato a giugno 2019, quando vinse quella che rimane la sua unica lancia d’oro e l’ultima conquistata da Porta del Foro. Vanneschi non è riuscito a replicare il centro marcato dal compagno e poi Innocenti, nel primo turno di spareggio affrontato in carriera, non è andato oltre il due, spegnendo le speranze rossoverdi.


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »