Toscana

sulla nostra pelle


Nota – Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ArezzoNotizie

Come Giovani Democratici di Cortona, raccogliendo anche la voce dei nostri iscritti del circolo della Fratta, apprendiamo di gravi affermazioni da parte dei sindaci di Cortona e di Castiglion Fiorentino a proposito dell’esito di un concorso pubblico gestito dalla Asl Toscana Sud est per l’assegnazione del posto da Primario di Ortopedia all’Ospedale “Santa Margherita” della Fratta, facendo intendere che tale nomina rischierebbe di portare un depotenziamento del servizio piuttosto che un arricchimento. Il fatto – di una gravità che incrina anche le più semplici regole della politica – rende inutile qualunque nostro commento politico a riguardo: tali comportamenti mettono a repentaglio la credibilità del nostro territorio nella Regione e nelle zone vicine, causando delle ripercussioni dal punto di vista mediatico e amministrativo, e di fronte a questo non c’è interesse elettorale che regga, soprattutto quando si parla di un tema come quello della sanità. Esistono strumenti appositi e diretti per la verifica delle procedure, che nel momento in cui stiamo scrivendo questo comunicato risultano essere ed essere stati ignorati, a favore invece di una comunicazione forse volutamente ambigua a riguardo che, in sintesi, descrive il risultato di un concorso che ha fatto guadagnare all’Ospedale un’unità operativa e un medico come “un problema” invece che come un arricchimento. Nel frattempo apprendiamo dalla stampa che al suddetto ospedale sarà presto presente un’estensione della chirurgia robotica protesica, già in essere ad Arezzo. Poco importa che vi venga “portata” per la prima volta o che venga fatta “tornare”, non cambia il fatto che costituisca anch’essa un potenziamento dei servizi sanitari offerti. La reazione è invece nuovamente negativa ed è accompagnata da una narrazione che continua a screditare la struttura, i servizi offerti e chi ci lavora. Vorremmo inoltre far notare che, mentre imperversa questa polemica, forse a qualcuno è sfuggito che alcune specializzazioni (dermatologia, otorinolaringoiatria e servizio di salute mentale) sono state “tolte”, o stanno per esserlo, dalla Casa della Salute di Camucia e quindi ad oggi per avere relative visite ed accertamenti è necessario andare ad Arezzo. Per non parlare dei servizi consultoriali da tempo inesistenti in un territorio ampio come quello cortonese. Perché su questi servizi, che riguardano sempre la sanità, non sono stati chiesti chiarimenti e non è stato montato un “caso politico” come per il reparto di Ortopedia dell’Ospedale della Fratta? Probabilmente perché il fine di tutta questa polemica potrebbe forse essere quello di insinuare o far insinuare dubbi di legittimità e correttezza solamente per disautorare una parte politica? Il problema è che le ripercussioni di questo “gioco” rischiano di avere come unica vittima un servizio sanitario la cui operatività tiene su di sé vite di persone. Noi giovani – magari affacciandoci per la prima volta alla politica – non solo troviamo difficoltà nel comprendere questa strategia, ma nel caso in cui effettivamente la cosa si concludesse in un nulla di fatto, faremmo ancora più fatica ad avere fiducia in chi fa politica ed a presentarla come un qualcosa di bello, importante e necessario ai nostri coetanei. Come già scritto dalla segretaria del Coordinamento provinciale del Partito Democratico Barbara Croci: “il bene della salute conta più di ogni altra cosa ed è doveroso tenere alta l’attenzione sui servizi della vallata e sulle strutture sanitarie”, questo sempre, e sottolinearlo nel momento in cui c’è un tale passaggio, di per sé nella natura del servizio sanitario, non può che destare in noi delle preoccupazioni per lo stato di salute della nostra politica. “Resta l’obbligo di muoversi in modo trasparente senza pregiudizi o motivazioni poco chiare”, perché – in qualunque caso – il calcolo elettorale aritmetico fatto sulla salute e sui servizi sanitari è il gioco più semplice e pericoloso di tutti: quello sulla nostra pelle. Giovani Democratici di Cortona


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