Sulla grande giostra dell’AMA Festival, un luna park della musica
È la giostra per antonomasia. Detta «dei seggiolini volanti», o «delle catene». In strada, comunemente, calcinculo. Si ipotizza sia nata in Turchia quattro secoli fa, per le feste dei sultani a Palazzo Topkapi. Dove in quanto a feste, appunto, sapevano il fatto loro. Non è dato sapere, invece, se organizzassero party sfavillanti anche alla corte di Villa Negri, un meraviglioso edificio del Settecento che domina la pianura ai piedi del Monte Grappa. Certo è che oggi, nel parco di quella villa, va in scena un evento dal sapore internazionale, che intreccia grandi concerti con divertenti experience. AMA Music Festival, acronimo di Arte, Musica e Asolo, il comune dove dieci anni fa è nata la manifestazione, che dal 2019 ha traslocato in provincia di Vicenza, a Romano d’Ezzelino. Con tanto di giostra, naturalmente.
Anche quest’anno dominerà il centro della venue, con la sua struttura luminosa tappezzata di lampadine colorate. Perfettamente in linea con l’atmosfera del festival. Che è spensierata, festosa, sorridente. Ci sono tendoni da circo, sotto i quali fanno capolino i vari punti di ristoro, un’area gonfiabili dedicata ai più piccoli, trampolieri e saltimbanchi che girano tra gli ospiti, un mercatino dell’artigianato, persino un’area dedicata ai giochi di una volta, tutti in legno, dove ci può si divertire in attesa di uno show. «Mi sono accorto che le persone tendono a mollare lo smartphone e a concentrarsi sul gioco», ci ha raccontato Andrea Dal Mina, organizzatore e figura principale dell’evento. «Il nostro obiettivo è offrire un’esperienza che sia show, ma non solo. E che sia legata a doppio filo con il territorio».
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«Vogliamo creare un vero e proprio legame culturale: di giorno, ad esempio, i visitatori del Festival posso visitare i dintorni grazie alle convenzioni con musei, attività sportive, di intrattenimento ed eno-gastronomiche», ha aggiunto. «L’obiettivo, appunto, è farli soggiornare in zona, come accade all’estero, in specifiche aree campeggio e con condizioni di soggiorno agevolate. Un percorso che portiamo avanti da dieci anni, cambiando location per accogliere un numero sempre maggiore di spettatori». I numeri gli danno ragione: la preview 2025 ha accolto circa 20mila persone su tre serate. Sul palco i Black Keys, anticipati dai Jet e dai Lemon Twins, poi i Queens of The Stone Age, dopo gli Amazons e i Kills, infine Roy Paci con i Gipsy Kings ft. Nicolas Reyes: è stato spettacolo, aspettando le date d’agosto.