Società

Sui social ti investono di giudizi che oggi sono meravigliosi, domani orrendi”, l’ammissione di Giorgia: “Forse non avrei retto, non so se ne sarei uscita viva

L’artista ha evidenziato come la velocità dei tempi moderni stia creando nuove sfide per chi si affaccia al mondo dello spettacolo.

I ritmi frenetici della nuova musica

“Oggi hanno ritmi più serrati di quelli che avevamo noi. Non che lavorassimo di meno, però devono affrontare una pressione emotiva e psicologica, penso soprattutto ai social, che ti può schiacciare”, ha dichiarato Giorgia analizzando le differenze tra la sua epoca e quella attuale. La cantante ha sottolineato come i cambiamenti di carriera siano diventati “repentini” mentre in passato erano “più dilatati nel tempo”. Una trasformazione che tocca anche i cicli produttivi: “Noi tra un disco e un altro provavamo un’altalena di sensazioni, adesso le provi fra un singolo e l’altro”.

L’artista ha fatto esplicito riferimento a Sangiovanni e Angelina Mango come esempi di giovani talenti che “sembrano soffrire di più la pressione del successo”. La velocità digitale ha infatti modificato profondamente le dinamiche del settore musicale, imponendo ritmi di lavoro e di esposizione mediatica completamente diversi rispetto al passato.

L’impatto devastante dei social media

Particolare attenzione ha rivolto all’influenza dei social network sulla salute mentale degli artisti emergenti. “Sui social i ragazzi vengono investiti da tante parole, da tanti giudizi che possono essere oggi meravigliosi e domani orrendi”, ha spiegato la cantante, evidenziando l’instabilità emotiva generata da questo tipo di esposizione continua

La confessione più significativa riguarda la sua personale vulnerabilità di fronte a questo scenario: “Forse io sarei una di quelle che non avrebbero retto, non so se ne sarei uscita viva”.

L’impatto psicologico della velocità digitale

La vulnerabilità ammessa dalla cantante nasce dalla comprensione diretta delle dinamiche che caratterizzano la comunicazione digitale contemporanea. L’instabilità e l’imprevedibilità del consenso online  può trasformarsi rapidamente da adorazione a critica feroce.

La preoccupazione di Giorgia deriva dal confronto diretto tra le modalità di lavoro della sua generazione e quelle attuali. L’artista ha spiegato come in passato i cambiamenti di carriera fossero «più dilatati nel tempo», permettendo agli interpreti di metabolizzare gradualmente i feedback del pubblico.

La velocità dei ritmi produttivi moderni, unita alla costante esposizione sui social media, crea un ambiente in cui ogni singola pubblicazione può scatenare ondate di giudizi immediati e spesso contrastanti. L’accelerazione non consente più agli artisti di avere il tempo necessario per elaborare e superare le critiche, come invece accadeva quando i cicli di pubblicazione erano più lunghi e la comunicazione con il pubblico avveniva attraverso canali più controllati e meno invasivi.

L’autoconsapevolezza come forma di protezione

L’ammissione di Giorgia rappresenta un atto di lucidità e autoanalisi che dimostra la sua comprensione profonda dei meccanismi psicologici coinvolti nella gestione della fama. Riconoscendo la propria potenziale fragilità di fronte alla pressione digitale, l’artista evidenzia come anche personalità consolidate e di successo possano sentirsi vulnerabili di fronte alle nuove sfide imposte dall’era dei social.

La consapevolezza espressa dalla cantante serve anche come monito per comprendere le difficoltà affrontate dai giovani artisti come Sangiovanni e Angelina Mango, che devono navigare in un panorama mediatico caratterizzato da giudizi istantanei e cambiamenti repentini di percezione pubblica.


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