su Rai5 il documentario “Sting Live At Chambord”, Stewart Copeland in tour in Italia
Stasera, venerdì 2 maggio alle 23,30 su Rai5 (poi in streaming su RaiPlay), andrà in onda il film-concerto “Sting Live at Chambord”, evento live che venne posticipato due volte causa pandemia e fu atteso dai fan per due anni.
Il Rinascimento e il rock. Sulla stessa scena, il Castello di Chambord e Sting. Due monumenti in dialogo nel concerto del tour “My Songs” del 28 giugno 2022. La rockstar britannica porta sul palco del castello i successi della sua carriera da solista e di quella con i Police. Persone da tutta Francia raccolte nella Valle della Loira – patrimonio Unesco insieme al castello che ospita – per ascoltare i più grandi successi di Sting, che raramente concede al pubblico le “greatest hits”.
Apre il concerto, “Message In A Bottle”, dal suo repertorio con i Police. Poi regala a seguire: “Englishman In New York”, “Fields Of Gold”, “Shape Of My Heart”, “Every Breath You Take”, “Wrapped Around Your Finger”, “Walking On The Moon” e “Roxanne”.
Sul palco, Sting si presenta in giacca gialla e maglia a righe rosse e nere, quel look distintivo che aveva valso al giovane professore in maglione a righe appassionato di jazz il soprannome “Stinger”, diventato poi “Sting”, pungiglione. Talmente identificativo che anche i suoi sei figli lo chiamano così e non con il suo vero nome, Gordon Matthew Thomas Sumner, quello dato dai genitori, un lattaio e una parrucchiera di Wallsend, cittadina portuale del nord dell’Inghilterra
Chiude la serata al castello, “Fragile”, eseguita insieme al violinista australiano Patrick Roberts, legato a Sting da un’amicizia e da un sodalizio artistico suggellati dall’album omonimo alla canzone, i cui proventi sono stati destinati per metà alla salvaguardia della foresta pluviale.
A proposito dei Police, Stewart Copeland, storico batterista e fondatore del gruppo inglese, si accinge a tornare in Italia a luglio con “Police Deranged For Orchestra”, un’imponente rilettura orchestrale dei brani che hanno reso leggendaria la band in cui militava con Sting e Andy Summers. Forte della sua esperienza come compositore nel mondo dell’opera, della musica orchestrale e del balletto, Copeland trasforma le hit dei Police in un’esperienza sinfonica inedita.
Sul palco, il pubblico potrà riscoprire classici intramontabili come “Roxanne”, “Don’t Stand So Close To Me” e “Message In A Bottle”, reinterpretati con un nuovo respiro orchestrale. Ad accompagnarlo, la Ensemble Symphony Orchestra diretta dal maestro Attila Simon, in un viaggio che attraversa oltre quattro decenni di carriera musicale.
Il tour, organizzato da Imarts – International Music And Arts di Carpi (Modena), farà tappa in tre città:
- 23 luglio – Villafranca di Verona, Castello Scaligero
- 25 luglio – La Spezia, Piazza Europa
- 27 luglio – Roma, Auditorium Parco della Musica (Cavea)
Sul palco, al fianco di Copeland, ci saranno le vocalist Sarah-Jane, Laise Sanches e Raquel Brown, il chitarrista Gianni Rojatti, il bassista Faso (noto per il suo lavoro con Elio e le Storie Tese), il pianista Vittorio Cosma (membro di Elio e le Storie Tese e The Producers) e la Ensemble Symphony Orchestra composta da 27 elementi.
“Lo stravolgimento di queste canzoni”, spiega Copeland, *”è nato inizialmente come colonna sonora per un film realizzato con girati in Super8 della band, ripresi durante la nostra ascesa al successo. Il cinema ha esigenze particolari, e per questo la musica ha dovuto subire un radicale cambiamento. Ho sezionato i brani dei Police per adattarli alle scene del film e, una volta iniziato, mi sono lasciato travolgere dall’ispirazione. Studiando le tracce originali e le registrazioni live, ho riscoperto assoli di chitarra dimenticati, linee di basso e improvvisazioni vocali troppo belle per essere perdute. Dopo vent’anni di composizione per il cinema, l’idea di fondere questa esperienza con il mio passato nei Police è diventata inevitabile, ed è così che è nato ‘Police Deranged For Orchestra’”.