Stupratore di Mestre indagato anche nel cuneese per due casi simili
Venerdì scorso è stato arrestato a Mestre con l’accusa di violenza sessuale su una bambina di undici anni, ma Massimiliano Mulas, 45 anni, originario della Sardegna, ne avrebbe compiute forse altre due nel Cuneese. Un tentativo di violenza a novembre dello scorso anno a Cervere, poi un’altra violenza due settimane fa nel Saviglianese, entrambe le volte su vittime minorenni. Dopo l’interrogatorio di garanzia in Tribunale a Venezia, il giudice per le indagini preliminari ne ha confermato il fermo nel carcere di Santa Maria Maggiore.
Alle spalle aveva già una condanna a otto anni in Veneto per gli stessi reati, che aveva finito di scontare nel 2021. Una volta uscito dal carcere era tornato brevemente a vivere insieme alla madre in Sardegna, poi aveva ricominciato a spostarsi più volte tra il Piemonte e il Veneto. L’ultimo episodio di violenza lo avrebbe commesso a Mestre, dove avrebbe pedinato l’undicenne mentre tornava a casa e l’avrebbe violentata all’interno del condominio.
Dalle indagini dei carabinieri di Mestre è poi emersa la serialità delle sue azioni. A Cervere, a metà novembre 2024, avrebbe tentato di violentare una bambina, scampata in tempo all’aggressione. In quel caso era stata sporta denuncia. Ma i carabinieri della Compagnia di Savigliano hanno indagato anche su un altro caso, avvenuto poche settimane fa, nel Saviglianese, in cui un’altra minore sarebbe rimasta vittima delle violenze. Il materiale raccolto è stato consegnato in Procura, dove è stato aperto un fascicolo d’indagine
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