Studiare le scale è noioso? Prova questo esercizio!
Su Musicezer Inner Studio hai accesso a moltissimi contenuti gratuiti, oggi parliamo di scale e di come non annoiarsi!
In questa puntata tratta dai contenuti esclusivi del Musicezer Inner Studio, tocchiamo lo studio delle scale, che è da sempre un passaggio obbligato per ogni musicista.
Ma, diciamolo, ripetere meccanicamente le stesse diteggiature su e giù per la tastiera può diventare un esercizio sterile, tanto noioso quanto poco utile in un contesto musicale reale. Chi non si è mai chiesto: “A cosa serve tutto questo, se poi non riesco a usarlo davvero mentre suono?”
È una domanda legittima, soprattutto quando ci si accorge che, pur conoscendo una scala in tutte le sue posizioni, manca quel quid che trasforma un’esecuzione in qualcosa di realmente espressivo.
È proprio da questa considerazione che parte la breve ma illuminante lezione del Maestro Francesco Buzzurro, che ribalta completamente il modo tradizionale di affrontare lo studio delle scale.
Non solo tecnica, ma musica
La proposta di Buzzurro parte da un concetto molto semplice: una scala non è solo una successione di note, ma un contenitore di possibilità melodiche e ritmiche. Se ci limitiamo a eseguirla come un esercizio ginnico, ne sprechiamo tutto il potenziale. Ecco allora l’idea: trasformare lo studio in un’esperienza musicale.
Come? Scegliendo una ritmica tratta da un assolo famoso, una di quelle frasi che ci ha colpito per la sua musicalità. Il passo successivo è riempire quella ritmica con le note della scala che stiamo studiando. Il risultato è sorprendente: lo stesso materiale teorico di sempre prende vita, si anima, diventa suonabile e memorabile.
Vuoi provarlo anche tu?
Nel video completo, il Maestro mostra passo passo il procedimento e fornisce anche la trascrizione in TAB in formato PDF, per chi vuole cimentarsi subito con l’esercizio.
Un piccolo cambio di prospettiva che può rivoluzionare il modo in cui si affronta lo studio delle scale e aprire nuove strade nella propria espressività musicale.