Scienza e tecnologia

Street Fighter 2 e il mistero di Sheng Long: ma chi diavolo è?

“You must defeat Sheng Long to stand a chance”, così Ryu si rivolgeva agli avversari sconfitti nel leggendario Street Fighter II, citando il nome di un personaggio estremamente misterioso di cui nessuno aveva conoscenza. E da quel momento in poi i fan non hanno mai smesso di chiedersi chi fosse questo Sheng Long.

Era un boss segretissimo del capolavoro Capcom? Un personaggio da sbloccare? Un lottatore apparso in altri giochi? Tutti provavano a trovare risposte a quesiti irrisolti visto che Sheng Long era totalmente assente in Street Fighter II così come nelle sue successive riedizioni quali ad esempio Street Fighter II Turbo e Super Street Fighter II: le versioni successive avevano aggiunto nuovi personaggi giocabili, ma di questo misterioso combattente citato da Ryu neanche l’ombra.

Ma la verità, alla fine, era molto più banale di quanto si potesse immaginare: Sheng Long non è mai esistito, e la sua citazione è semplicemente frutto di un errore di localizzazione legato a una delle sue mosse più celebri, lo Shoryuken. L’originale dichiarazione giapponese di Ryu al termine di un combattimento recitava “If you cannot overcome the Shoryuken, you cannot win“. I caratteri giapponesi “sho ryu” vennero però tradotti ai tempi utilizzando il Pinyin, sistema che consentiva di trascrivere la pronuncia cinese moderna in alfabeto latino, e di conseguenza si trasformarono erroneamente in “sheng long” per le conversioni occidentali di Street Fighter II. Da qui è dunque nato il mito di Sheng Long, con diverse riviste di settore dell’epoca (Electronic Gaming Monthly su tutte) che crearono vere e proprie leggende metropolitane sul personaggio inesistente, tra chi diceva che era per davvero un boss segretissimo del gioco e chi ne creò addirittura artwork spacciati come ufficiali. Nonostante ciò, i fan di Street Fighter implorarono Capcom a più riprese di creare ufficialmente il lottatore e aggiungerlo così nei futuri giochi della serie. La casa di Osaka non arrivò fino a questo punto, tuttavia due personaggi sono nati proprio partendo da questa leggenda metropolitana: Akuma in Super Street Fighter II Turbo e Gouken in Street Fighter IV, entrambi boss segreti dei rispettivi giochi. Nonostante multiple citazioni in altri giochi e pure su diversi siti ufficiali Capcom (che diffuse propri artwork legati alla misteriosa figura), alla fine il famigerato Sheng Long diventerà per davvero realtà nell’eccezionale Street Fighter 6: è infatti uno degli NPC più potenti che è possibile affrontare nella modalità World Tour, capace di mettere a durissima prova le abilità del giocatore senza mai lasciargli un attimo di tregua.

Street Fighter II si può considerare tranquillamente tra i migliori Picchiaduro di sempre, e di certo anche le leggende metropolitane su Sheng Long lo hanno reso ancora più celebre e popolare tra gli appassionati di tutto il mondo.


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