«Strategico per Enac, nuovo impulso a turismo ed economia»
FANO L’aeroporto Enzo e Walter Omiccioli di Fano riceve pari dignità dalla Regione Marche rispetto a quello di Falconara, ciascuno nell’ambito del suo ruolo: l’aeroporto delle Marche per quanto riguarda gli scali internazionali, quello di Fano per i collegamenti interni.
I tentennamenti precedenti
Limitato per anni nelle sue opportunità di sviluppo dai tentennamenti delle giunte fanesi, pressate dalle richieste degli ambientalisti, non solo ora ha recuperato l’opportunità di dotarsi di una pista in cemento, più sicura per i piloti e adatta anche all’atterraggio e al decollo di piccoli aerei più tecnologicamente avanzati, ma è rientrato in una strategia di sviluppo dell’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) di cui fa parte una ventina di aeroporti minori atta a incrementare il turismo d’alto bordo. Insieme a Fano, fanno parte del progetto aeroporti come quello dell’Urbe e di Siena, tanto per menzionare località turistiche molto frequentate. Fano ha dalla sua in questo contesto, oltre all’attrattiva balneare e a i suoi monumenti, la combinazione porto – aeroporto, particolarmente ricercata da chi include nella propria vacanza l’uso delLo yatch e da chi fa riferimento ad una economia alto spendente. «È giunto il momento che la città della Fortuna sfrutti le sue opportunità – ha dichiarato l’assessore regionale Francesco Baldelli martedì sera nel corso di un incontro aperto alla cittadinanza per fare il punto sulla viabilità e le infrastrutture nel territorio fanese –. Fano ha tutte le caratteristiche per valorizzare il suo aeroporto tanto da diventare una risorsa per tutte le Marche e un incentivo per l’economia della provincia di Pesaro e Urbino. Grazie alla pista in cemento vi potranno atterrare anche piccoli jet che sono il mezzo di trasporto usato dal turista facoltoso in cerca allo stesso tempo del business e del pleasure, degli affari e del piacere provocato dalla bellezza».
La nuova tendenza
Si tratta di operatori che allungano il proprio soggiorno iniziato con una motivazione di lavoro per una ragione di piacere. Secondo i dati forniti dall’assessore Baldelli per questa tipologia di turismo nel 2022 ci sarebbe stato un vero e proprio boom rispetto al 2021, dato che i voli di questo genere sarebbero aumentati del 43 per cento, mentre nell’anno in corso, fino al mese di giugno, l’aumento è stato di un ulteriore 2 per cento. Ma la prospettiva più interessante, confermata anche dall’Enac, è quella di stabilire una rete di collegamenti tra questi aeroporti di seconda categoria che consentirebbe di raggiungere città interessanti come Roma, Napoli dove esiste oltre allo scalo internazionale di Capodichino un piccolo aeroporto e altre grandi città italiane. Un aeroporto che non si limiterebbe a restare un’infrastruttura al servizio di un gruppo di appassionati di volo, come è attualmente, ma diventerebbe un servizio a vantaggio di più persone.
Gli atti del Comune
Ma a questo proposito anche il Comune di Fano deve fare la sua parte: il primo passo è il perfezionamento di atti con il Demanio ed Enac, un passaggio che proprio in questo mese dovrebbe formalizzarsi con un investimento da parte dell’Ente nazionale per l’aviazione civile di circa 4 milioni di euro. Un investimento che non si limita solo alla realizzazione della pista in cemento, ma comprende anche la riqualificazione della palazzina centrale e dell’impianto di carburante. In questo modo lo scalo ovviamente, assicurano dal Comune, non diverrà Milano Malpensa, tanto da pregiudicare dal punto di vista ambientale la vivibilità dei residenti, ma darà un notevole impulso al turismo e all’economia cittadini.