Lazio

Strage di alberi a Colli Aniene

Gli alberi producono ossigeno e sottraggono anidride carbonica dall’atmosfera, hanno la capacità di ripulire l’aria limitando l’inquinamento e la presenza di poveri sottili. Gli alberi sono preziosi alleati contro i cambiamenti climatici e per la protezione di suolo e acqua.

Insomma, che gli alberi abbiano un grande impatto sull’ambiente che ci circonda, lo sanno anche i bambini delle elementari.

Succede però che nel quartiere di Colli Aniene, a Roma, dopo la morte di una povera signora a causa della caduta di un albero abbattuto da un forte vento, si sia fatta e si sta ancora facendo una strage di alberi.

E così, gli abitanti del quartiere alla preoccupazione perenne per i roghi tossici soprattutto nella stagione estiva, adesso aggiungono la preoccupazione d’essere privati dei benefici della vegetazione. Ma noi dobbiamo fidarci.

Sicuramente il Comune ha fatto abbattere e sta facendo abbattere centinaia di alberi, perché malati e pericolanti. Però un pensiero viene spontaneo: poiché non è possibile che centinaia di alberi si ammalino e diventino pericolanti tutti assieme improvvisamente, significa che erano già malati e pericolanti da tempo.

E allora significa che il Comune ha la responsabilità di aver tenuto per anni in pericolo i cittadini.

Poi ai maliziosi vengono anche altri pensieri, magari infondati. Qualcuno maliziosamente pensa che Il Comune abbatte tanti alberi per evitare conseguenze penali: più alberi abbatto meno rischi corro di essere indagato per omicidio colposo.

Ma noi non vogliamo crederci. Dobbiamo fidarci. Altro pensiero malizioso: più alberi abbatte, il Comune, e meno denaro spenderà in futuro per la cura e la manutenzione.

Ma neppure a questo vogliamo credere. Dobbiamo fidarci. Ma adesso giardinieri del Comune, fermate queste benedette motoseghe.


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