strade,sanita. alta velocità e mutuo-corrso
Orgogliosamente del Centro Italia, quella macro regione che preserva lo stile di vita all’italiana, che esporta nel mondo il super-food, che vanta Università antichissime, aziende eccellenti e paesaggi e coste per le quali vengono da tutto il Mondo. Eppure il Centro Italia proprio a livello politico nazionale viene trascurato a discapito dell’eterna lotta politica tra il Sud e il Nord.
Per contare di più e per fare maggiore rumore – a partire dalle segreterie di partito a livello nazionale, fino ad arrivare al Governo – ecco un accordo di programma che vara ufficialmente la macro-regione dell’Italia Mediana e che unisce al momento Toscana e Umbria (prossimamente dopo il voto si spera a un nuovo accordo a tre, Marche comprese) su alcuni programmatici comuni ma che fino a oggi non sono stati realizzati. Ora con l’Italia Mediana in campo, dimostrazione di grande unità di tre importanti territori, si cercherà di fare pressione per portare a casa un pezzo importante di futuro.
L’accordo tocca temi fondamentali per il Centro Italia: infrastrutture, sanità, mobilità, prevenzione incendi, cooperazione istituzionale. “E all’Umbria serve come non mai uscire dall’isolamento, dunque nell’Accordo si chiede di velocizzare la costruzione della stazione di Alta Velocità nella localizzazione che si riterrà piú opportuna e confacente alle esigenze degli umbri ma occorre tenere conto che non si potrà prescindere dalle autorizzazioni di cui sarà responsabile esclusivamente la Regione Toscana. Un esempio di unità dell’Italia Mediana vincente: il collegamento attivato – in via di controllo attualmente – dalla Diga di Montedoglio ad Arezzo con il Lago Trasimeno. L’accordo era rimasto sulla carta dal 2002 fino a poco tempo; la svolta è arrivata con la decisione di fare cartello su una serie di problematiche: ecco che si è stoccato il dossier con l’avvallo del commissario Nicola Dell’Acqua.
Da sottolineare che nell’Accordo istituzionale con la Toscana si sta inserendo anche la ‘battaglia’ per non mettere in linea lenta i treni regionali di Umbria, Toscana Lazio, e per ottenere servizi migliori per i pendolari, battaglia che si può sperare di vincere solo insieme in un’ottica di Italia Mediana impedendo lo scippo del trasporto pubblico su ferro.
In campo sanitario, l’Accordo prevede inoltre di trovare sinergie in particolare nei presidi ospedalieri di confine, per la lotta alla mobilità passiva che affligge, per specifiche branche a maggior intensità di flusso, in particolare la Regione Umbria verso la Regione Toscana.
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