Umbria

Strada veloce Perugia Chiusi: la proposta in Regione


Si ritorna all’attacco, in Regione, per chiedere un collegamento veloce, su strada, tra Perugia e Chiusi.

In vista della prossima assemblea legislativa, prevista per giovedì 10 aprile, è stata presentata una mozione da parte del capogruppo Pd Cristian Betti, che intende impegnare la giunta regionale a lavorare su quello che viene ritenuto «un percorso fondamentale per il miglioramento delle infrastrutture di trasporto nel tratto Perugia-Chiusi». Questa iniziativa è stata intrapresa anche a seguito di un incontro avvenuto a febbraio scorso, durante il quale i sindaci della Val Nestore e diverse istituzioni, tra cui gli assessori regionali Simona Meloni e Francesco De Rebotti, l’assessore comunale di Perugia Pierluigi Vossi e lo stesso consigliere regionale Cristian Betti, hanno discusso dell’importanza di superare l’isolamento delle aree interne umbre.

La mozione propone la «realizzazione del corridoio strategico Perugia-Chiusi e delle connessioni infrastrutturali a servizio delle aree interne umbro-toscane». Quest’opera viene ritenuta di particolare rilevanza per i comuni appartenenti all’Unione dei Comuni del Trasimeno, all’area interna orvietana e all’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese, e avrebbe «un impatto positivo su tutta l’Umbria, poiché andrebbe anche a collegare direttamente la città capoluogo allo snodo autostradale e ferroviario di Chiusi».

«Quello che andrebbe a diventare un vero e proprio corridoio diretto su gomma tra Perugia e Chiusi – ricorda Betti – è peraltro già contemplato nei documenti strategici regionali e nazionali, con investimenti potenzialmente disponibili. Parallelamente, la Provincia di Perugia ha finanziato di recente anche l’aggiornamento della progettazione preliminare per l’ammodernamento della strada provinciale Moianese che insiste in quella zona».

La mozione impegna dunque la Giunta regionale a confermare la direttrice Perugia-Chiusi come corridoio infrastrutturale strategico per l’Umbria, oltre che, in collaborazione con Anas, all’ammodernamento della statale Moianese e a recepire le azioni contenute nel Piano di mobilità comprensoriale del Trasimeno, all’interno del Piano regionale dei trasporti.

«In considerazione dell’importanza di quest’opera – conclude Betti – è essenziale che il governo regionale difenda con determinazione, nelle sedi nazionali, la visione strategica di un’infrastruttura condivisa, garantendo il diritto alla mobilità e allo sviluppo anche per le comunità più periferiche».

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