Molise

Storie di buona sanità, la lettera aperta di Nicola: “Ciò che manca al ‘Veneziale’ non sono certo competenza e professionalità” – isNews

Il paziente si trova ancora ricoverato presso il reparto di Chirurgia ma ha voluto raccontare la sua storia ed esprimere la sua gratitudine attraverso una lettera aperta


ISERNIA. Nicola Carnevale è un musicista professionista, originario di Fondi ma isernino d’adozione, attualmente ricoverato presso il reparto di chirurgia dell’Ospedale ‘Veneziale’ di Isernia dopo un delicato intervento. Ha voluto raccontare la sua storia ed esprimere la sua gratitudine attraverso una lettera aperta inviata alla redazione di isNews, che riceviamo e pubblichiamo di seguito.

“Desiderio esprimere profonda gratitudine al personale infermieristico del reparto di chirurgia dell’ospedale ‘F. Veneziale’ di Isernia e alla caposala Sig.ra Roberta Incollingo. Un plauso va all’intera équipe medica: il Prof. Vigliardi, il Dott. Pastena, il Dott. Delli Carpini, il Dott. Mancini, il Dott. Berardi e il Dott. Esposito. Ognuno, con competenza e dedizione, ha contribuito a rendere il mio ricovero e l’intervento un’esperienza meno traumatica.

Un dovuto e deferente ringraziamento al Prof, Vigliardi, che con la sua lucida capacità di analisi e di intervento, ha reso tutto facile. Un plauso e un ringraziamento particolare al Dott. Pastena. Eccellente chirurgo, con una vasta e solida esperienza alle spalle, dal primo giorno di ricovero si è prestato a spiegare e a sviscerare ogni aspetto della problematica clinico-sanitaria che mi riguardava. L’intervento chirurgico, eseguito con perizia dal Prof. Vigliardi, dal Dott. Pastena e dall’anestesista Dott.ssa Cucinella, ha dimostrato un altissimo livello di professionalità, riducendo al minimo i rischi.

La mia esperienza dimostra che ciò che manca non è la competenza e la professionalità del personale medico sanitario e infermieristico, piuttosto i grandi investimenti di cui la sanità pubblica ha un disperato bisogno. La sanità pubblica è una conquista sociale inalienabile, garantire l’assistenza medico sanitaria a tutti è un obbligo dello Stato sancito nella Costituzione Italiana, e lasciarla e delegarla solo alla buona volontà di medici eroici e infermieri coraggiosi, è una resa dello Stato in merito alle sue responsabilità. Per fortuna ci sono ancora esempi di buona sanità e io ne sono stato un diretto testimone”.


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