Marche

«Stop visite, sbarrato l’ingresso alle cisterne»

ANCONA «Convocherò gli altri soci e proporrò di sospendere le visite, non è la prima volta che accade un simile inconveniente». È draconiana la soluzione proposta da Andrea Gagliardini, presidente di Ancona Sotterranea. I tour undergound della città dorica rischiano dunque una battuta d’arresto dopo l’ennesima gaffe del Comune, che ieri si è dimenticata di comunicare all’associazione l’avvio del cantiere per la riqualificazione della scalinata di via Zappata.

La dimenticanza

Un dettaglio quantomeno esiziale, visto che è proprio da lì che si accede alle cisterne dietro la fontana del Calamo, punto di partenza del tour che poi termina sotto piazza Stamira. Gagliardini le ha notate solo ieri mattina quelle recinzioni che sbarravano l’area, intento ad effettuare – come sua abitudine – un sopralluogo per sincerarsi che sia tutto in ordine in vista delle visite domenicali. «Domani (oggi per chi legge, ndr) avremmo avuto un gruppo di 21 persone» ricorda infatti il presidente. Intercettato l’impedimento, subito è scattato l’allarme. «Ho anche chiesto al Comune se ci fosse modo di essere autorizzati ad accedere, almeno per stavolta» ricostruisce il presidente. Ma non c’è stato nulla da fare. La circostanza ha quindi scatenato uno tsunami di telefonate, visto che l’iniziativa in programma per oggi era stata organizzata con i Cantieri musicali e faceva parte di un più ampio programma di appuntamenti cittadini. Che, per assurdo, godevano anche del patrocinio del Comune. Lo stesso che ora costringerà a depennare o rivedere drasticamente una delle attività in programma. «E meno male che ce ne siamo accorti» scherza Gagliardini. Da sorridere, però, c’è poco.

Il precedente

Altre volte è andata peggio. «Ricordo l’anno scorso – racconta – quando radunai un gruppo di visitatori in piazza Stamira. Ci eravamo già vestiti di tutto punto e solo allora abbiamo scoperto che l’amministrazione aveva cambiato il lucchetto della botola di accesso alle cisterne sotterranee». E questo è solo uno degli esempi portati da Gagliardini per raccontare di una mancanza di comunicazione strutturale da parte di Palazzo del Popolo. L’insofferenza è stata manifestata anche sui social: «Nessuno si è preoccupato di informarci, le future visite sono tutte annullate manon dipende da noi». Anche perché «un cantiere non è un imprevisto, è una circostanza ampiamente programmabile» ribadisce Gagliardini. E quindi? Alla fine, però, si lascia un po’ andare: «Mi scoccia fare queste figuracce. A metà pomeriggio del giorno prima non possiamo annullare un appuntamento organizzato da mesi». Torto non gli si può dare.




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