“Stop genocidio a Gaza”, flashmob ad Arezzo. E Giani mette la bandiera palestinese in Regione
“Stop al genocidio” e “Palestina libera”. Questi gli slogan che hanno scandito la manifestazione per il cessate il fuoco a Gaza che si è svolta ad Arezzo oggi, domenica 1° giugno, ad Arezzo. Un appuntamento a cui hanno preso parte numerose organizzazioni e partiti e che ha visto sfilare rappresentanti delle istituzioni e cittadini per le vie della città dopo il ritrovo mattutino in piazza San Jacopo.
Chi c’era in piazza
Si è registrata anche l’unità tra tutte le forze attualmente rappresentate all’opposizione a Palazzo Cavallo, dal Pd al M5S passando per Arezzo 2020. Presenti anche le sigle politiche di Alleanza Verdi Sinistra e Rifondazione. E poi tra i promotori ci sono stati Cgil, Arci, Anpi, Acli, Movimento Acqua Pubblica e associazione Nuova Mente.
La nota del M5S Arezzo
Il coordinatore provinciale del M5S Tommaso Pierazzi ha dichiarato: “Quello che sta accadendo a Gaza, se lo analizziamo sul piano giuridico, e in particolare alla luce della Convenzione per la prevenzione del genocidio del 1948, non lascia spazio a dubbi: stiamo assistendo a un genocidio. È il fallimento del diritto umanitario internazionale, incapace di fermare la follia di un governo e di un esercito democratici. Come Movimento 5 Stelle, abbiamo voluto organizzare questo momento per rivendicare due aspetti fondamentali: 1. Il ruolo dell’Italia come promotrice di pace. L’Italia è sempre stata a fianco di chi subisce atti terroristici o aggressioni militari ingiustificate. Come abbiamo condannato gli atti terroristici di Hamas del 7 ottobre, oggi condanniamo le violenze e le atrocità commesse dal governo israeliano. Le vittime sono sempre le stesse: innocenti. Donne, uomini, giovani, ma soprattutto bambini e bambine, che muoiono sotto le bombe o a causa della malnutrizione. La loro unica “colpa” è essere nati in un luogo dove la libertà è stata distorta e calpestata. 2. La necessità di fermare immediatamente le violazioni del diritto umanitario internazionale e il riconoscimento dello stato della Palestina. Ringraziamo le numerose associazioni, movimenti e forze politiche che stamani hanno preso parte a questa iniziativa, uniti nella richiesta di giustizia e di pace”.
I commenti
“Stop alla vendita di armi ad Israele. Stop all’occupazione di Gaza. Palestina Libera.Oggi ad Arezzo anche la Fp Cgil chiede la liberazione della Palestina dall’occupazione israeliana, il cessate il fuoco, l’ingresso di aiuti umanitari, di cure e cibo, lo stop alla vendita delle armi al governo Israeliano”, si legge in un post della Funzione Pubblica della Cgil Arezzo. “Da piazza S.Jacopo a Piazza S.Agostino. Flash mob di tanti cittadini e cittadine, associazioni, persone per dire basta allo sterminio di Gaza. Per dire basta a tutte le guerre. Per chiedere un impegno vero dei potenti per la pace”, ha scritto Vincenzo Ceccarelli, consigliere regionale del Pd. Anche i consiglieri comunali dem del gruppo di Arezzo hanno postato sui social dopo l’evento: “No al genocidio a Gaza, chiediamo con forza l’intervento della comunità internazionale. Una presenza simbolica ma necessaria, per non voltarsi dall’altra parte di fronte a una violenza smisurata e a una tragedia umanitaria che non può lasciarci indifferenti. Fermare la guerra è un dovere morale. Difendere la pace è una responsabilità collettiva”.
Bandiera della Palestina sul Palazzo della Regione
“Porterò in Consiglio regionale una deliberazione formale di sollecitazione al governo italiano affinché riconosca lo Stato di Palestina come libero, sovrano e autonomo”. Ha detto inoltre oggi il presidente della Regione Eugenio Giani. “Il riconoscimento formale dello Stato di Palestina, anche agli effetti del diritto internazionale, può infatti svolgere una funzione di deterrenza maggiore nei confronti delle continue e ingiustificate incursioni e bombardamenti da parte delle forze del governo israeliano nel territorio della Striscia di Gaza” spiega Giani. “Chiederò, inoltre, che il governo italiano riconosca nei comportamenti di Netanyahu e del suo governo una continua violazione dei diritti umani – aggiunge il presidente -, diritti inviolabili e appartenenti ad ogni individuo, così come affermato dalle Nazione Unite nella Dichiarazione Universale. E che affermi l’intollerabilità dell’azione del governo israeliano, il quale sta perpetrando crimini di guerra ai danni del popolo palestinese, in particolare bambini, donne e anziani”. Il presidente Eugenio Giani, inoltre, annuncia che “da domani, lunedì 2 giugno, la bandiera dello Stato di Palestina sarà esposta davanti a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della giunta regionale”.
Musicisti aretini a Firenze
Non solo. Oggi a Firenze era presente una rappresentanza di musicisti aretini che ha partecipato alla manifestazione pro Palestina “La musica contro il silenzio” con un’esibizione che si è svolta in simultanea in molte piazze italiane. Ecco alcune immagini.
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