Friuli Venezia Giulia

Stop a 110 mediatori immobiliari tra Trieste e Gorizia, Fiaip: “Un malinteso”

Uno tsunami ha investito in queste ultime ore il settore immobiliare delle province di Trieste e Gorizia. Centodieci operatori, 77 della provincia giuliana e 33 di quella isontina, sono stati infatti inibiti a svolgere qualsiasi attività dalla Camera di Commercio della Venezia Giulia per mancato invio telematico degli indicatori di legge richiesti, ossia documentazione assicurativa e autocertificazione antimafia. A spiegare cosa sia andato storto è il presidente provinciale goriziano della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali Pierluigi Sardelli, anch’egli tra i professionisti colpiti dal provvedimento dell’ente camerale. “Qualche collega non ha proprio ricevuto la Pec dalla Camera di Commercio, ed in molti hanno invece risposto alla stessa con un’altra Pec quando invece era necessario inserire i dati in una piattaforma specifica: solamente l’invio attraverso quest’ultima procedura – aggiunge Sardelli – è stato ritenuto idoneo, col risultato che tutti gli altri si sono visti di fatto respingere l’istanza. Tra lunedì e martedì provvederemo attraverso i nostri commercialisti a svolgere l’operazione nella modalità indicata: la Camera di Commercio ha tutte le ragioni, ma si è trattato semplicemente di un malinteso tecnico, nulla di più. L’ideale forse in questi casi sarebbe stato avvertire il professionista dell’errore e chiedere di re-inviare la documentazione ma pazienza: provvederemo nei prossimi giorni a rimediare”. Il disguido però ha avuto una prima conseguenza: “Ad essere colpiti sono stati – spiega infatti Sardelli – soprattutto i colleghi che operano nel settore turistico, in particolare nelle località di vacanze: in questi giorni, fino a quando la situazione non verrà sanata, non potranno fare preliminari e compravendite”.


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